La parashà inizia con queste parole: “E Ya’akov visse in Egitto per diciassette anni. Egli visse per centoquarantasette anni” (Bereshìt, 47:28). R. Chayim Yosef David Azulai (Gerusalemme, 1724-1806, Livorno) nel suo commento Panìm la-Torà cita il suo parente, rav Israel Zeevi (Chevron, m. 1731) che chiede per quale motivo Ya’akov rimase in Egitto negli ultimi diciassette anni di vita, se aveva un così grande desiderio di abitare nella…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Parashà di Vaygàsh: Yehudà, avvocato difensore
Dopo che l’accusa di spionaggio fu dimostrata infondata grazie all’arrivo in Egitto di Beniamino insieme con gli altri suoi fratelli, Yosef li mise nuovamente alla prova. I fratelli non avevano avuto scrupoli nel vendere Yosef come schiavo. Ora per dimostrare il loro senso di fratellanza, era necessario vedere come si sarebbero comportati per salvare Beniamino dall’accusa di furto e dalla…
Le luci di Chanukkà illuminano il Tempio
La vittoria miracolosa dei Maccabei sul potente esercito dei Siro-Ellenisti (165 a.e.v.) culminò con l’inaugurazione (Chanukkà) del Bet Hamikdàsh, che era stato profanato dai Greci con statue e idoli. I Maccabei, secondo la tradizione, una volta entrati nel Tempio, trovarono solo una piccola ampolla d’olio puro sigillato che, sebbene sarebbe dovuto bastare per un solo giorno, durò invece per otto…
Parashà di Mikètz: Perché Yosef accusò i fratelli di spionaggio?
L’accusa di spionaggio è assai facile. Basta affermare che l’accusato ha guardato qualcosa di sospetto per metterlo in guardina. Questa era appunto l’accusa inventata da Yosef nei confronti dei suoi fratelli per verificare che si fossero pentiti di quello che gli avevano fatto e che fosse possibile ristabilire un rapporto fraterno con loro. Nella parashà è raccontato che a causa della carestia i…
Parashà di Vayèshev: Yosef aveva due prove di essere innocente
Nella parashà è raccontato che Yosef venne venduto da nove fratelli a una carovana che viaggiava verso l’Egitto. Reuven era assente e Binyamin, il più giovane, era a casa con il padre Ya’akov. Venne acquistato come schiavo da Potifàr che, rendendosi conto delle sua straordinarie capacità, gli affidò la direzione di tutta la sua casa. La moglie di Potifàr gli mise gli occhi addosso,…
L’importanza della donna
Molte volte in modo superficiale si afferma che nell’ebraismo la donna sia considerata “inferiore” rispetto all’uomo. A testimonianza di questa tesi si porta la benedizione mattutina “Benedetto…. Che non mi hai fatto donna”. Nello studio di tutto ciò che riguarda l’ebraismo non ci si deve fermare alla semplice lettura testuale, ma si deve approfondire, ricercare. Molti autorevoli Maestri interpretano questa frase…
Parashà di Vayshlàkh: L’effetto deterrente dell’azione di Shim’on e Levi
Ritornando da Charàn, Ya’akov acquistò dai figli di Chamòr, re di Shekhèm, un terreno per accamparsi. La figlia Dina andò a vedere le ragazze del paese e in quell’occasione il principe che si chiamava Shekhèm come la città, figlio di Chamòr la rapì e la violentò. Poi chiese al padre Chamòr di rivolgersi a Ya’akov per chiedere Dina in moglie.…
Il M° Elio Piattelli: un ricordo ed una testimonianza nel ventesimo della sua scomparsa
Le composizioni del M° Piattelli z”l sono ancora vivificate e risuonano nelle feste e nelle festività annuali al Tempio Maggiore di Roma. Ma forse molti, soprattutto la generazione dei nostri figli, non Lo ricorderanno se nessuno rinnova la sua memoria. Ecco una personale testimonianza soprattutto attraverso ciò che i musicisti vogliono che di loro si ricordi: le loro composizioni. Ho atteso…
Il M° Elio Piattelli: un ricordo ed una testimonianza nel ventesimo della sua scomparsa
Le composizioni del M° Piattelli z”l sono ancora vivificate e risuonano nelle feste e nelle festività annuali al Tempio Maggiore di Roma. Ma forse molti, soprattutto la generazione dei nostri figli, non Lo ricorderanno se nessuno rinnova la sua memoria. Ecco una personale testimonianza soprattutto attraverso ciò che i musicisti vogliono che di loro si ricordi: le loro composizioni. Ho atteso…
Parashà di Vayetzè: Ya’akov ci insegna come comportarsi con le canaglie
Nella parashà precedente Avimèlekh, re dei Filistei, disse ad Yitzchak di uscire dal suo paese perché era diventato troppo ricco (Bereshìt, 26:16). In questa parashà assistiamo a un fenomeno simile quando è raccontato che: “[Ya’akov] sentì i figli di Lavan che dicevano: Ya’akov ha preso tutto quello che aveva nostro padre, e si è fatto tutta questa ricchezza da quello che aveva nostro padre”…