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SPECIALE PESACH 5784

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayetzè: Quando gli ebrei sono graditi

    Di Redazione

    La parashà inizia con le parole: “Ya’akòv uscì da Beer Sheva’ e si avviò verso Charàn” (Bereshìt, 28:10). Arrivato nei dintorni di Charàn, Ya’akòv si imbattè in un pozzo dove vi erano dei pastori con tre greggi in attesa dell’arrivo di altri greggi per poter rimuovere la pietra che copriva il pozzo ed abbeverare gli animali.             La conversazione tra Ya’akòv e i pastori…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Teologia e la vecchia storia dell’ebraismo vendicativo

    Di Redazione

    Tra gli orrori del pogrom del 7 ottobre, filmati dagli stessi terroristi, c’è un video che mostra una ragazza rapita, stuprata e ferita, portata a Gaza ed esibita come un trofeo sotto gli sguardi compiaciuti di una folla di uomini e donne (e nel silenzio successivo di tante organizzazioni femministe per le quali evidentemente non tutti gli stupri e i…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Toledòt: Due nazioni e due popoli

    Di Ruben Vivanti

    Dopo vent’anni di matrimonio Rivkà, moglie di Yitzchàk, divenne incinta. La gravidanza era per lei penosa perché aspettava gemelli e nella Torà è scritto che “... i bambini si urtavano nel suo ventre; ed ella disse: Se così è, perché vivo? E andò a consultare l’Eterno.  E l’Eterno le disse: Due nazioni sono nel tuo ventre, e due popoli separati usciranno…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Chayè Sarà: L’ospitalità della famiglia di Avraham

    Di Ruben Vivanti

    In questa parashà viene raccontato che Avraham incaricò il suo fedelissimo servitore, manager dei suoi possedimenti, di andare a Charàn, la città del padre Nachòr, dove aveva origine la sua famiglia, a cercare una moglie per il figlio Yitzchàk.  Data l’importanza del compito, Avraham gli fece giurare di non prendere per Yitzchàk una delle figlie dei Cananei, ma di andare “al mio paese…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayerà: Il passato era perduto; il futuro, un’illusione

    Di Roberto Colombo

    Alla fine della parashà, la Torà ci racconta quella che fu la decima ed ultima prova del patriarca Avraham, con queste parole: ”Dopo queste cose, avvenne che Iddio mise alla prova Avraham, e gli disse: Avraham! Ed egli rispose: Eccomi.  E Dio disse: Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Yitzchàk, e vattene (lekh lekhà) nel paese di Morià, e…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Lekh Lekhà: Benedetti o innestati?

    Di Nicola Roumeliotis

    La parashà  inizia con queste parole: “L’Eterno disse ad Avraham: Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò; e io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione;  e benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La riflessione del Rabbino Capo Riccardo Di Segni sul valore della preghiera e dell’azione

    Di Roberto Colombo

    Il Rabbino Capo Riccardo Di Segni affida al quotidiano “la Repubblica” di oggi una lettera in cui esprime una significativa riflessione sul valore della preghiera e dell’azione. Quale strumento di intervento possiede chi crede? In questo momento particolarmente drammatico che vede l’evolversi di due conflitti – dall’Ucraina a Israele - Palestina -, afferma il Rav nella lettera, lo strumento è…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Noach: Noach, la torre di Babele e la missione di Avraham

    Di Nicola Roumeliotis

    R. Israel Belsky (New York, 1938-2016) in ‘Enè Israel (p. 37) fa notare che all’inizio della parashà è scritto che “Noach era un uomo giusto e completo nelle sue generazioni” (Bereshìt, 6:9).  Più avanti quando il Creatore da’ istruzioni a Noach di entrare nell’arca, è invece scritto: “Ho visto che sei giusto davanti a Me in questa generazione” (ibid., 7:1). Perché in un versetto di parla…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Bereshìt: Perché Iddio creò l’uomo?

    Di Mirella Serri

    La prima parashà della Torà inizia con le parole ” All’inizio Iddio creò il cielo e la terra”.              R. Daniel Terni (Ancona, 1740-1814, Firenze) in Shem ‘Olàm, nel suo commento a questa parashà, cita i maestri in Pirkè Avòt (Massime dei padri, 5:1) che affermano che “Con dieci comandi (maamaròt) fu creato il mondo”.             R. Yoseph Colombo (Livorno, 1897-1975, Milano) in una nota alla sua traduzione dei Pirkè Avòt, scrive: “I dieci…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Un ricordo che non sbiadisce

    Di Claudio Procaccia

    Ogni ebreo è partecipe dei lutti e delle persecuzioni, a prescindere dalla distanza storica e geografica Il trascorrere del tempo solitamente riduce la forza con la quale i ricordi, anche i più dolorosi, si impongono alla memoria. Si dice, infatti, che sia proprio e solo lo scorrere degli anni che possa lenire il dolore conseguente ad un evento luttuoso, anche se,…