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Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Shofetìm: Giustizia o idolatria?

    Di Donato Grosser

    All’inizio di questa parashà, dopo la mitzvà di nominare giudici competenti, segue quella di non piantare una asherà nel Bet ha-Mikdàsh e di non erigere una stele. In questi due versetti è  scritto: “Non piantare per te una asherà, o alcun albero, presso l’altare che ti farai per l’Eterno tuo Dio. E non erigerti alcuna lapide, cosa che l’Eterno, tuo Dio, ha in odio” (Devarìm, 16:21-22).            Il Maimonide (Cordova, 1138-1204, Il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Reè: Il Bet Ha-Mikdàsh fu costruito 480 anni dopo l’uscita dall’Egitto

    Di Donato Grosser

    L’autore catalano del Sèfer Ha-Chinùkh (XIII sec. E.V.) scrive che la prima mitzvà di questa parashà è quella di distruggere tutti i luoghi usati dai cananei  per i loro culti idolatri e fare sì che anche la loro memoria venga cancellata: “Distruggerete tutti quei luoghi dove le nazioni che conquisterete prestavano culto ai loro dei; sugli alti monti e sopra le colline, o sotto ogni albero frondoso.…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di ‘Ekev: Perché si dice la birkàt ha-mazòn?

    Di Donato Grosser

    La mitzvà della birkàt ha-mazòn, la benedizone che segue il pasto, la si impara da questa parashà, dove è scritto: “E osserva i comandamenti dell’Eterno, del tuo Dio, camminando nelle sue vie e temendolo; perché il tuo Dio, l’Eterno, sta per farti entrare in un buon paese: paese di corsi d’acqua, di laghi e di sorgenti che nascono nelle valli e nei monti;  paese…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vaetchanàn: La mitzvà e le priorità nello studio della Torà

    Di Donato Grosser

    L’autore catalano (XIII sec. E.V.) del Sèfer ha-Chinùkh, che elenca e spiega le 613 mitzvòt della Torà, scrive che la mitzvà di studiare Torà e di insegnarla è in questa parashà. Infatti è proprio qui che leggiamo i noti versetti dello Shema’: ”E saranno queste parole che ti comando oggi sul tuo cuore, le insegnerai ai tuoi figli e ne parlerai con loro stando nella tua casa, camminando per la…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La gioia ritrovata - La festa di T”u be av e i suoi tanti significati

    Di Rav Alberto Sermoneta

    "Non vi erano giorni migliori in Israele che il 15 di Av e Yom ha Kippurim" (Ta'anit cap.4 mishnà 8). Nella mishnà di ta'anit si racconta di questa giornata come la più gioiosa dell'anno, insieme a Yom Kippur, in cui le giovani ragazze si vestivano di abiti bianchi (presi in prestito affinché non potesse sentirsi in inferiorità chi non aveva…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    L’amore contro l’odio gratuito. Una riflessione su Tishabeav

    Di Rav Adolfo Aharon Locci

    Il 9 di Av è una data segnata a lutto da 2000 anni ed è il giorno deciso da Dio per piangere per un vero motivo. Il lutto sta nella distruzione del Tempio di Gerusalemme, avvenuta due volte, nel 586 a. e. v. e, definitivamente, nel 70. I maestri nel Talmud (Yomà 9b) hanno spiegato che il I Tempio fu distrutto…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Se Tishà Beàv cade di shabbat

    Di Alberto Somekh

    Quest’anno la data del 9 Av (Tishà Beàv) viene a cadere di Shabbat, giorno in cui sono in linea di massima proibiti il digiuno e molte manifestazioni di lutto. Ciò comporta dover spostare tali osservanze in altro giorno. A deroga del principio generale per cui si tende ad attuare le Mitzwòt prima possibile e quindi ad anticipare, nel nostro caso…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Devarìm: Il peccato degli esploratori e il Nove di Av

    Di Donato Grosser

    Nel suo commento alla parashà (Bemidbàr, 1:2), Rashì scrive che Moshè disse: “Guardate cosa avete causato [con il peccato degli esploratori]; non vi è una via più breve di quella che da Chorèv va a Kadèsh Barne’a di quella che passa attraverso il monte Se’ir. Normalmente la si percorre in undici giorni e voi l’avete percorsa in tre giorni [...]. La Provvidenza…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    “A Giuse’ che te serve?”. Torà, cicli economici e leadership

    Di Claudio Procaccia

    Ispirato da una vecchia intervista rilasciata dal Rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Shmuel Di Segni, è mia intenzione mettere in evidenza come la Torà contenga, tra l’altro, elementi ed indicazioni di politica economica sempre validi anche se “mascherati” da un linguaggio che non può essere quello delle moderne scienze sociali.È noto a tutti la storia delle sette…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Mattòt - Mass’è: L’obbligo di osservare le mitzvòt ebbe inizio al Sinai

    Di Donato Grosser

    La parashà inizia con queste parole: “Moshè parlò ai capi delle tribù dei figli d’Israele dicendo: questa è la parola che l’Eterno ha comandato. Chi farà un voto all’Eterno o pronuncerà un giuramento per sottoporsi a un divieto, non dovrà violare la propria parola, ma dovrà fare tutto quello che ha detto” (Bemidbàr, 30: 2-3). L’inizio di questa parashà si contraddistingue dalle altre dal…