Via Pannonia è una bella strada romana del quartiere Appio Latino, appena fuori dalle mura aureliane. Da quelle parti abitano alcune famiglie di ebrei; e c’è anche un dato storico: nella Curia Generalizia delle Suore alla fine di quella via (Largo Pannonia 10) si nascosero durante l’occupazione nazista una sessantina di ebrei. I muri chiari dei palazzi vicino a Porta…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Parashà di Haazìnu: Perché il popolo d’Israele vive per sempre
Nel suo ultimo discorso, Moshè esorta il popolo a seguire le vie dell’Eterno e ad evitare le gravi punizioni se trasgredissero i comandamenti. Il discorso di Moshè termina con parole di consolazione e di speranza: il popolo d’Israele rimarrà sempre in vita perché la sua presenza è indispensabile nonostante le trasgressioni, che a rigor di legge giustificherebbero la loro dispersione. Il Nachmanide (Girona, 1194…
Nell'ora di Ne'ilà 5783: il discorso di Rav Riccardo Di Segni
Pubblichiamo di seguito il discorso del Rabbino Capo di Roma Riccardo Shemuel Di Segni pronunciato nell’ora di Nei’la al Tempio Maggiore:Sappiamo tutti quanto drammatico sia stato per New York e per il mondo intero l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre del 2001. Ci si sarebbe aspettati, anche quest’anno, che nel giorno dell’anniversario il principale giornale di New York, il famoso…
La storia ebraica e il caro prezzo delle divisioni interne
“…Per quale motivo è stato distrutto il secondo Tempio? ....Perché c’era l’odio gratuito (tra fratelli)…” (Talmud Babilonese, Yomà – 9b) Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sulla mia esperienza di ferito all’attentato del 9 ottobre 1982, mi sono posto il problema di non voler essere ripetitivo. In questi quarant’anni più volte ho raccontato la mia esperienza e le parole…
Parashà di Vayèlekh: Cosa fa quel bebè nella sinagoga?
In questa parashà vi sono le ultime due mitzvòt della Torà: la penultima è la mitzvà dello Hakhèl, cioè di radunare tutto Israele a Gerusalemme ogni sette anni nel secondo giorno della festa di Sukkòt. L’ultima è quella che ogni uomo d’Israele scriva un suo sefer Torà. Riguardo a quest’ultima mitzvà poiché pochi sono in grado di scrivere un sefer Torà, gia diversi secoli fa alcuni i maestri insegnarono che si può osservare la mitzvàfacendosi una biblioteca…
Due consigli per essere iscritti nel libro della vita
Dichiarò Rabbì Keruspedài: disse Rabbì Yochanàn che vi sono tre libri aperti a Rosh Hashanà: uno per i veri malvagi, uno per i veri giusti e uno per coloro che si trovano in una fase intermedia. I veri giusti sono subito iscritti nel libro della vita, i veri malvagi in quello della morte e per coloro che si trovano in…
Rosh ha shanà e Kippur, un momento per pensare anche al prossimo
Il primo mese del calendario ebraico, istituito dai Maestri del talmud, celebra il Signore D-o come Creatore dell'Universo e, in particolare, nel giorno di Rosh ha Shanà lo si celebra come Creatore dell'essere più "perfetto": l'uomo. L'umanità può essere definita, secondo i vari racconti del libro di Bereshit, il fine e lo scopo di tutta l'opera creativa, in quanto questa…
Parashà di Nitzavìm: A cosa devono servire le sofferenze?
Questa è una delle più brevi parashòt della Torà. Nella maggior parte degli anni viene letta insieme con quella successiva di Vayèlekh. Quest’anno viene letta da sola. Essa inizia con queste parole: “Voi siete rimasti oggi tutti davanti al Signore, Iddio vostro, i vostri capi [di migliaia, di centinaia], i vostri capi di tribù, i vostri anziani e i vostri sovraintendenti, tutti gli…
A che servono le feste
Siamo abituati per tradizione a interpretare i fatti che avvengono intorno a noi, trarne delle previsioni e degli insegnamenti. Il fatto che quest’anno, proprio alla vigilia di Rosh ha Shanà, si vada a votare per il nuovo parlamento (noi ovviamente dobbiamo farlo prima del tramonto) è carico di significati. Anno nuovo, vita nuova; e noi ripetiamo la frase “che finisca…
Prima dei moadim: Elul, il mese della Teshuvà
“Moty, oggi papà ti porta allo zoo” disse il padre al figlio di 10 anni. “Che bello lo zoo, non ci sono mai stato!!!”. Giunto allo zoo Moty, entusiasta e sovreccitato, comincia a percorrere di corsa il lunghissimo viale pieno di animali. “Ecco l’orso!!” fa cenno il padre a Moty. “Guarda il leone!!” Aggiunse poi. Ma Moty è talmente preso…