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SPECIALE PESACH 5784

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La notte del Tikkun

    Di Elisabetta Fiorito

    La festa di Shavuòt, a differenza di Pèsach e Sukkòt, non è caratterizzata da nessuna mitzwà comandata dalla Torà, se si fa eccezione delle regole che riguardano le offerte e i sacrifici della Festa. Ciò, tuttavia, non ha impedito che nel corso dei secoli si sviluppassero dei minhaghìm propri di questa Festa, legati ai vari aspetti di questa giornata ed…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Bechukkotày: Il deserto diventerà come il giardino dell’Eden

    Di Redazione

    Questa parashà inizia con una serie di benedizioni che arriveranno al popolo d’Israele se osserveranno le mitzvòt comandate dall’Eterno. Segue tutta una serie di disgrazie che potranno  arrivare a loro se, al contrario, non osserveranno le mitzvòt.             La parashà inizia con queste parole: “Se seguirete i Miei decreti e osserverete le Mie mitzvòt e le praticherete, darò le piogge nella loro stagione, la terra darà il suo prodotto e l’albero del…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Behar Sinai: La società fraterna degli ebrei

    Di Redazione

    Nella prima metà di questa parashà la Torà tratta l’argomento del settimo anno, shenàt shemità. In questo anno le terre vengono lasciate incolte e i proprietari devono aprire le recinzioni e lasciare a tutti la possibilità di prendere quello di cui hanno bisogno per sostenere la famiglia. L’autore del Sèfer ha-Chinùkh (Catalogna, XIII sec. E.V.) scrive che lo scopo di questa mitzvà (e di altre in questa parashà)…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Emòr: L’arte di insegnare

    Di Redazione

    La parashà di Emòr inizia con le parole: “L’Eterno disse a Moshe: di’ (‘emòr)  ai kohanìm figli di Aharon e dirai (“amartà”) loro: [il kohen] non si potrà rendere impuro per nessuna persona [morta], se non per uno  parente stretto a lui vicino, per sua madre, per suo padre, per suo figlio, per sua figlia, per suo fratello. Potrà rendersi impuro per la sorella vergine non sposata a lui…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Quando Israele sente bussare alla porta

    Di Vittorio Robiati Bendaud

    Oggi festeggiamo il 74° anniversario della fondazione dello Stato d’Israele. È per noi una grande occasione di gioia. Non dobbiamo dimenticare che cosa abbia rappresentato questo evento nella storia ebraica, tanto più se si considerano le circostanze in cui è avvenuto. Il popolo ebraico, che pur aveva conosciuto numerosi eventi terribili, arrivò con la Shoà al punto più buio e…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Dal pianto alla gioia

    Di Vanessa Rosenmann

    Sono le ore in cui sta terminando il giorno più triste per il popolo ebraico e per lo Stato di Israele: il giorno di Yom  Hazikaron. Giorno in cui abbiamo pianto i caduti delle varie guerre di difesa del paese e le vittime dell’odio antiebraico in Israele e nelle comunità della diaspora e stiamo per entrare nel giorno più gioioso:…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Acharè Mot: Davanti alla Presenza divina non c’è grandezza

    Di Redazione

    La prima parte di questa parashà tratta del servizio che il Kohèn Gadòl [il sommo sacerdote] doveva fare nel giorno di Kippur. Questo era il solo giorno dell’anno nel quale il Kohèn Gadòl poteva entrare nella parte più sacra del Bet Hamikdàsh davanti all’Aròn Hakòdesh [l’arca santa] che conteneva le tavole della legge per fare ardere il ketòret [il profumo].             La parashà inizia con un’avvertenza: “L’Eterno parlò a Moshè dopo la morte dei due…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Libertà e liberazione. Pesach 5782

    Di Fabiana Magrì

    Negli ultimi due anni gli ebrei sono usciti dall’Egitto nella solitudine della propria abitazione individuale. È questo il dato di fatto del Covid, quindi dell’obbedienza dovuta ad uno stato democratico che garantisce e tutela le tradizioni religiose delle minoranze (“la Legge dello Stato è Legge”). Perciò sono stati bloccati dai cosiddetti lockdown tutti gli spostamenti e di conseguenza le riunioni…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il profondo significato del settimo giorno di Pèsach

    Di Redazione

    Rav Ghedalia Schorr (Polonia, 1910-1979, Brooklyn) in Or Ghedalyahu (Mo’adìm, p. 144) cita un Midràsh(Shemòt Rabbà, 19:8) dove è detto: “E non si dovrà vedere lievito presso di te per sette giorni. Questi sette giorni sono paralleli a quelli tra la redenzione (dall’Egitto) e la separazione del Mar Rosso. Come vi furono all’inizio sette giorni della creazione e come lo Shabbàt ha luogo una…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pèsach a Roma nell’anno 70 prima dell’Era Volgare

    Di Redazione

    Nello Shulchàn ‘Arùkh, in relazione al minhàg (usanza) di mangiare carne arrosto durante il sèder di Pèsach,rav Yosef Caro (Toledo, 1488-1575, Safed) scrive (O.C., 476:1): “Si mangia carne arrostita dove esiste l’usanza di mangiare arrosto nelle sere di Pèsach; dove non esiste questa usanza non si consuma carne arrostita. Questa è una misura istituita [dai Maestri] affinché la gente non dica che si mangia la carne del sacrificio di Pèsach. In…