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Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

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    Esterno giorno, inviti a sorpresa e la torta caprese

    Esterno giorno. Sono le 2 di un venerdì e ti senti soddisfatta. Come in un musical gli uccellini cantano ed un lieve venticello ti accarezza la faccia. Ripensi alle ore passate in cucina ed ai pasti perfettamente calibrati che hai finito di preparare. Sei riuscita a soddisfare capricci, richieste particolari, allergie, diete improvvisate e destinate a fallire ed a creare menu bilanciati e gustosi. E’ tutto pronto e la realtà si tinge di colori pastello ed ecco che all’improvviso suona il telefono. Felice ed appagata rispondi sicura che niente potrà turbarti, ed invece ecco che tutto cambia. un figlio a caso ti comunica che stasera ha invitato il suo migliore amico a cena, ci tiene tantissimo, l’unico piccolo problema è che il suddetto amico è celiaco. Il panico si impossessa di te ma tranquilla, ho per te una soluzione semplice e di grande effetto. 

    Nel 1920 sull’isola di Capri un cuoco stava preparando una torta per un gruppo di malavitosi. Preso dall’ansia poveretto si dimenticò di mettere nell’impasto la farina e così preparò la famosa torta caprese, un dolce a base di mandorle adatto agli intolleranti al glutine ed alla Pasqua ebraica, Pesach. 

    Prima di condividere con voi la mia personale ricetta ci tengo a precisare che l’articolo è volontariamente al femminile perché se fosse stato al maschile avrebbe parlato di trucchi per scrostare le pentole dopo aver preparato lo stracotto, e perché è chiaro che dopo aver cucinato qualcuno dovrà pur pulire.

     

    INGREDIENTI: 

    6 uova

    Pizzico di sale

    250 gr zucchero, se vi sembrano troppi non meritate questo dolce

    60 gr di cacao amaro

    250 gr di margarina sciolta, viene bene anche con la stessa quantità di olio di semi

    250 gr farina di mandorle o mandorle frullate fini

    8 gr lievito per dolci

    Se volete un cucchiaino di Rum

     

     

    PREPARAZIONE:

    Separare gli albumi dai tuorli. Montare gli albumi a neve ferma. In un’altra ciotola montare i tuorli con lo zucchero fino a che raggiungano una consistenza molto spumosa e chiara.

    Poco a poco con le fruste in azione aggiungere il cacao, la margarina/olio, il Rum ed il lievito.

    A questo punto mettete via le fruste e con l’aiuto di un cucchiaio di legno aggiungete la farina di mandorle. Per ultimo aggiungere gli albumi incorporandoli lentamente

    Questa torta va infornata per circa 40 minuti a 180 gradi.

    Non fate la prova dello stecchino… l’intero resta umido.

    Quando si sarà raffreddata spolveratela con zucchero a velo.

    È buona appena fatta, il giorno dopo, e come si dice a Napoli pure quello appresso.

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