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    Coronavirus: rischio 200mila depressi in piu’ per disoccupazione

    “La disoccupazione generata dalla crisi economica potrebbe determinare un aumento sino a 150 – 200mila casi di depressione in Italia, pari al 7% delle persone depresse. Il numero di depressi si appresta a raggiungere quello di malati di diabete in Italia”. Lo confermano studi condotti da esperti sul tema. Dai dati che emergono dal percorso di sensibilizzazione di Fondazione Onda “Uscire dall’ombra della depressione”: Istituzioni e rappresentanti locali a livello medico, assistenziale e sociale si incontrano, in modalita’ virtuale, per facilitare l’accesso alla diagnosi e alle cure piu’ appropriate, emerge che in Lombardia, la regione piu’ colpita dalla pandemia, si stimano oltre 150.000 persone con depressione maggiore, la forma piu’ grave e invalidante della malattia, e 1,3 residenti ogni 100.000 abitanti hanno ottenuto una prestazione previdenziale per invalidita’ o inabilita’ nel 2015 con un costo pari a circa 9.500 euro pro-capite. 

    L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ritiene che l’emergenza Coronavirus riguardi anche la salute mentale. “L’emergenza sanitaria prolunga la sua ombra sul benessere psicologico delle persone, con effetti a breve e a lungo termine i cui esiti si potranno vedere anche nei prossimi anni”, spiega Claudio Mencacci, Direttore Dipartimento Neuroscienze e Salute Mentale, ASST Fatebenefratelli-Sacco, Milano. “Nell’arco di qualche mese si e’ verificato, infatti, un aumento dei sintomi depressivi nella popolazione a causa della concomitanza di piu’ fattori di rischio quali distanziamento sociale, solitudine, paura del contagio ed evitamento, ma prevediamo anche una crescita delle depressioni dovuta da un lato alle conseguenze di una serie di lutti complicati e dall’altro dall’imminente crisi economica. Basso reddito e aumento della disoccupazione determineranno, secondo diversi studi, un rischio 2-3 volte superiore di ammalarsi. In particolare, la disoccupazione generata dalla crisi economica potrebbe determinare un aumento dai 150-200.000 casi di depressione, pari al 7% delle persone depresse. Con queste prospettive il numero di depressi si appresta a raggiungere quello di malati di diabete in Italia, con un maggior impatto della depressione sia a livello economico sia sulla qualita’ di vita”. La depressione e’ riconosciuta dall’OMS come prima causa di disabilita’ a livello mondiale e riguarda circa 3 milioni di italiani, di cui circa 1 milione soffre della forma piu’ grave, la depressione maggiore. Da una stima dei dati Istat, oltre 150.000 persone soffrono di depressione maggiore in Lombardia. Tra questi 21.000 non rispondono ai trattamenti, secondo la rielaborazione su base regionale dei dati dello studio epidemiologico italiano Dory, volto a identificare i pazienti affetti da depressione resistente attraverso un’analisi di database amministrativi. (AGI)

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