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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Waykrà: I tentativi di restaurare il servizio nel Bet Ha-Mikdàsh

    Di Donato Grosser

    Il terzo libro della Torà è chiamato Levitico perché comprende le mitzvòt di cui è responsabile la tribù di Levi, cioè kohanìm e leviìm. La prima parashà, Waykrà, inizia con la descrizione dei korbanòt, le offerte da portare nel Mishkàn e poi nel Bet Ha-Mikdàsh. Il servizio dei kohanìm e quindi l’offerta di korbanòt cessò nel’anno 70 E.V. quando il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il codice segreto nella Meghillat Ester

    Di Ester Pavoncello

    I mistici della tradizione ebraica dicono che "Dio ha guardato dentro alla Torah e poi ha creato il mondo". Tutta la Torah è un grande codice. Venne consegnata a Moshè come un testo unico formato da lettere consecutive, senza interruzioni. I rabbini sono chiamati anche "sofrim" coloro che contano, perché studiando, contano le lettere, dal valore numerico, ma non solo,…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Pekudè: Solo quelle che sono “Morashà” fanno parte delle 613 mitzvòt della Torà

    Di Donato Grosser

    Questa parashà tratta il pubblico resoconto di Moshè su come furono usati i donativi del popolo per la costruzione del Mishkàn e per la confezione dei vestimenti dei kohanìm. Rav Hershel Schachter (Scranton, 1941) in Insights and Attitudes (p. 128) fa notare una anomalia nella parashà. Ogni volta che si parla dei vestimenti dei kohanìm è scritto che tutto era…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il Kissui Rosh, la corona della donna ebrea

    Di Ester Pavoncello

    Dal momento in cui si sposa, la donna ebrea dovrebbe coprire i suoi capelli. Nella Torah, la fonte in Bamidbar capitolo 5 verso 11 e seguenti: se un marito avesse trovato la propria moglie in atteggiamenti sospetti con un altro uomo, avrebbe potuto condurla davanti al Cohen, presso il Beith Hamikdash e iniziare la cerimonia della “Sotha”. Alla donna venivano…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayakhèl: Un giorno per studiare Torà tutti insieme

    Di Donato Grosser

    La parashà inizia con queste parole: “Moshè convocò tutta la radunanza dei figli d’Israele, e disse loro: Queste sono le cose che l’Eterno ha ordinato di fare. Sei giorni si lavorerà, ma il settimo giorno sarà per voi un giorno santo, un sabato di solenne riposo, consacrato all’Eterno” (Shemòt, 35: 1-2). ​R. Shelomò Ohev di Ragusa in Dalmazia (XVI sec.…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Farina di insetti e carne coltivata. Nuovi prodotti, nuove domande

    Di Ester Pavoncello

    Le necessità alimentari crescono con la popolazione mondiale. Lo sviluppo tecnologico fornisce delle proposte. Farina di insetti e carne coltivata, prodotti della modernità. Le nostre regole alimentari prevedono una rigida disciplina. Non possiamo mangiare tutto. Carne solo di animali permessi, uccisi mediante shechitah. L’animale va dissanguato. La carne, separata dal latte. Tempi di attesa, prima di poter passare da un…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tissà: Cos’è la libertà

    Di Donato Grosser

    Quando Moshè scese dal monte dopo la rivelazione del Sinai egli portò con sé le tavole della legge. Nella parashà è scritto: “Moshè si dispose a discendere dal monte, recando in mano le due tavole della testimonianza, tavole scritte dai due lati, scritte sull’una e sull’altra faccia. Queste tavole erano opera divina e i caratteri incisi sulle tavole erano caratteri…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Shabbat: offline per un giorno

    Di Ester Pavoncello

    I Chachamim insegnano che, se tutto Am Israel rispettasse due Shabbatot, il Melech AMashiach arriverebbe immediatamente... Da millenni si parla delle doglie del Mashiach, quella che sarà una preparazione "dolorosa" prima del suo avvento. Che come prima di un parto, sarà preceduta dal travaglio con contrazioni e dolori. Le tragedie del nostro secolo, ci hanno fatto pensare che questi dolori…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Tetzavè: Il proselita e i vestimenti del kohèn gadòl

    Di Donato Grosser

    In questa parashà l’Eterno diede istruzioni a Moshè per il confezionamento dei vestimenti dei kohanìm. Otto vestimenti per Aharon, che doveva essere kohèn gadòl, e quattro per gli altri kohanìm. ​Nella Torà è scritto: “Farai confezionare per Aharon, tuo fratello, vestimenti sacri, segno di dignità e magnificenza” (Shemòt, 28:2). ​Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco) nel suo commento alla Torà, a…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Vincere è amare la Vita

    Di Ester Pavoncello

    Nella fine della porzione di Beshallach abbiamo ricordato che L'Eterno sarà in guerra con Amalek di generazione in generazione. Riguardo la guerra, Rambam ci illustra nel Mishne' Torah, nelle Hilkot Melakhim le guerre halachicamente ammesse, le guerre ebraicamente lecite. Si dividono in tre categorie: le guerre obbligatorie, le guerre facoltative, le guerre proibite. Nel silenzio della halacha, ciò che non…