Le composizioni del M° Piattelli z”l sono ancora vivificate e risuonano nelle feste e nelle festività annuali al Tempio Maggiore di Roma. Ma forse molti, soprattutto la generazione dei nostri figli, non Lo ricorderanno se nessuno rinnova la sua memoria. Ecco una personale testimonianza soprattutto attraverso ciò che i musicisti vogliono che di loro si ricordi: le loro composizioni. Ho atteso…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Il M° Elio Piattelli: un ricordo ed una testimonianza nel ventesimo della sua scomparsa
Il M° Elio Piattelli: un ricordo ed una testimonianza nel ventesimo della sua scomparsa
Le composizioni del M° Piattelli z”l sono ancora vivificate e risuonano nelle feste e nelle festività annuali al Tempio Maggiore di Roma. Ma forse molti, soprattutto la generazione dei nostri figli, non Lo ricorderanno se nessuno rinnova la sua memoria. Ecco una personale testimonianza soprattutto attraverso ciò che i musicisti vogliono che di loro si ricordi: le loro composizioni. Ho atteso…
Parashà di Vayetzè: Ya’akov ci insegna come comportarsi con le canaglie
Nella parashà precedente Avimèlekh, re dei Filistei, disse ad Yitzchak di uscire dal suo paese perché era diventato troppo ricco (Bereshìt, 26:16). In questa parashà assistiamo a un fenomeno simile quando è raccontato che: “[Ya’akov] sentì i figli di Lavan che dicevano: Ya’akov ha preso tutto quello che aveva nostro padre, e si è fatto tutta questa ricchezza da quello che aveva nostro padre”…
Parashà di Toledòt: Chi diede il nome alla città di Beersheva’?
In questa parashà viene raccontato che vi fu una seconda carestia, dopo quella che aveva costretto Avraham ad andare in Egitto alla ricerca di pasture per il suo gregge. In questa occasione fu il figlio Yitzchak che uscì dalla terra di Canaan per andare in Egitto e si fermò nel territorio dei Filistei quando l’Eterno gli apparve dicendogli: “Non scendere in Egitto” (Bereshìt,…
Parashà di Chayè Sarà: Quando muore la mamma e il padre rimane solo
La parashà inizia con il racconto della morte di Sarà, dell’acquisto della Cava di Makhpellà da parte di Avraham e del suo lutto per la perdita della moglie.Avraham e Sarà avevano avuto un solo figlio, Yitzchak. Eppure in tutto questo racconto non vi è una parola su di lui. È solo scritto che Avraham venne a fare un’orazione funebre per Sarà e…
Parashà di Vayerà: Beneficienza e giustizia o giustizia e beneficienza?
Prima di punire Sodoma e Gomorra, l’Eterno lo rivela ad Avraham: “E l’Eterno disse: posso tener celato ad Avraham quello che sto per fare, quando Avraham è destinato a diventare una nazione grande e potente e in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra? Io l’ho prediligo perché comanda ai suoi figli e al suo casato dopo di sé,…
I Responsa Halachici e la forza di fare domande
Dopo l’esilio babilonese e l’inizio della diaspora, il popolo ebraico si trovò nella condizione di non avere più un’autorità centrale come il Sinedrio che stabiliva ogni questione giuridica a cui ogni ebreo doveva attenersi. Nel corso dei secoli, nelle rispettive comunità fiorirono importanti Yeshivòt, Accademie rabbiniche, guidate da autorevoli Saggi che codificavano la Halachà in ragione del contesto storico e…
Parashà di Lekh Lekhà: La matriarca Sarà in Egitto
La parashà si apre con il racconto delle peregrinazioni del patriarca Avraham: “L’Eterno disse ad Avram: Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado, e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. Farò di te una grande nazione, ti benedirò, renderò grande il tuo nome e sarai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno, e maledirò coloro che ti malediranno;…
Parashà di Bereshìt: È solo felicità sotto la chuppà?
La sezione dello Shulchàn ‘Arùkh, Even Ha-’Ezer inizia con queste parole: “Ogni uomo è obbligato a prendere moglie...”. Questo perché nella nostra parashà vi è la mitzvà di “crescete e moltiplicatevi”. Il matrimonio viene fatto con la chuppà che rappresenta la casa dello sposo e i kiddushìn, cioè dando alla sposa un anello che fa sì che ella sia esclusivamente riservata al marito. Il matrimonio è quasi per tutti il giorno…
Parashà di Vezòt Haberakhà: Gli israeliti e l’arte vetraria
Prima di congedarsi dai figli d’Israele, come già aveva fatto il patriarca Ya’akòv, Moshè da’ la sua benedizione alle tribù d’Israele. La prima benedizione è per la tribù di Yehudà; seguono Levì, Binyamin e Yosef. La benedizione successiva è per le due tribù di Issakhàr e Zevulùn: “A Zevulùn disse: rallegrati Zevulùn quando esci [sui mari], e tu, Issakhàr, quando…