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    ROMA EBRAICA

    Nel quartiere ebraico il “Civico Giusto” dedicato a Enrico e Sergio De Angelis e Giuseppina Di Carlo

    I palazzi di Roma riescono a raccontare molto a chi sa ascoltare. Spesso narrano storie incredibili, che riemergono dal passato attraverso le crepe della grande Storia. Ora anche a Via del Portico d’Ottavia n.1 si potrà ascoltare una vicenda particolare, attraverso il QR code inciso nel palazzo situato nell’antico ghetto ebraico. Si tratta dell’iniziativa ormai consolidata del “Civico Giusto”, nata da un’idea di Fabrizio Fantera, figlio di un “Giusto tra le Nazioni”. Questo progetto rende omaggio e ricorda tutti coloro che rischiarono eroicamente la propria vita per proteggere gli ebrei durante gli anni oscuri della Seconda guerra mondiale e della Shoah.
    In occasione della giornata europea dei giusti, il cortometraggio è stato presentato nel cuore dell’antico ghetto di Roma, rendendo merito alla memoria di chi ha fatto del bene, appunto ai giusti, tutti coloro che decisero di non voltarsi dall’altra durante l’occupazione nazifascista.
    La storia di Portico d’Ottavia, raccontata dalle voci di Edoardo Leo e di Massimo Wertmuller, narra le vicende coraggiose di Enrico e Sergio De Angelis e di Giuseppina Di Carlo, nominati Giusti tra le nazioni.
    “Il giusto compare, fa il suo lavoro. Rimette in ordine le cose, salva le persone e poi scompare. Questa è la differenza tra chi è giusto e chi è un uomo retto. Il giusto non cerca alcun riconoscimento. Giornate come queste sono necessarie per ricordare sempre, un’occasione per confermare a noi stessi che purtroppo non si è inaridito il seme del Male che va sempre combattuto” ha detto durante la cerimonia di presentazione Victor Fadlun, Presidente della Comunità Ebraica di Roma.
    A raccontare le vicende dei giusti Rita De Angelis, nipote di Enrico, Graziella Di Porto e Luca Clementi, nipote di Giacomo Moscato. “Il dovere di ognuno di noi è rompere il silenzio. Tanto più oggi in cui l’allarme del ’43 non è affatto cessato. Il 7 ottobre ce lo ha insegnato, così come gli eventi accaduti negli scorsi giorni, vedendo ancora oggi ragazzi inneggiare a Hitler” ha aggiunto il Vice Presidente della Confcommercio Roma Camillo Ricci.
    Presenti all’evento anche gli studenti dell’Istituto Vittoria Colonna, che hanno offerto anche un momento per commemorare e ricordare assieme alle nuove generazioni. “Si tratta di una storia che andava raccontata ai romani e non solo. Un misto di solidarietà umana e coraggio al di là di ogni credo politico e religioso Accanto a tante storie drammatiche del quartiere ebraico, da oggi oltre che inciampare sul male sarà possibile alzare lo sguardo e conoscere il bene, che anche nei momenti più drammatici del nostro paese è stato fatto da gente normale capace di atti straordinari come questo” hanno concluso Paolo Masini, ideatore e coordinatore del progetto, e Maria Grazia Lancellotti coordinatrice della ricerca storica e della rete nazionale di scuole “Memorie”. Ancora una volta Roma si conferma una città con mille storie.

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