
Dopo il 10 settembre 1943, gli ebrei della Roma occupata si trovarono tutti in grave pericolo. La loro sopravvivenza dipendeva anche dalla possibilità di ottenere un documento d’identità falsificato grazie all’opera rischiosissima di alcuni impiegati nelle diverse istituzioni locali e nazionali.
Lo stratagemma ideato andò avanti per lungo tempo e molti ebrei riuscirono a sfuggire agli arresti. È questo il caso di Angelo Sonnino (Roma, 2 settembre 1915- 12 maggio 1997) e di sua moglie, Alba Pontecorvo (Roma, 28 dicembre 1918 – Roma, 9 novembre 1996). Lui “diventò” Romeo Rossetti e lei Saveria Alba Aurora.
La firma apposta in calce era quella del podestà.
Fonti: Foto estratta dal testo di Angelo Piperno, Come eravamo. Per capire chi siamo, Roma, Sabbadini Grafiche sud, 1999
Dati anagrafici: Archivio Storico della Comunità Ebraica Roma “Giancarlo Spizzichino”