Israele sta sviluppando un cavo
elettrico sottomarino al fine di rispondere alla crescente domanda energetica
nel centro e nord del Paese, nonché connettere la rete elettrica nazionale a
quella europea e dei Paesi nella regione del Golfo.
Martedì scorso il Consiglio
nazionale per la pianificazione e l’edilizia ha deciso di iniziare con l’impostazione
e la costruzione del cavo elettrico sottomarino di 150 chilometri (93 miglia)
che correrà lungo la costa mediterranea di Israele, da Ashkelon a sud fino a
Haifa a nord. Il cavo elettrico sottomarino trasmetterà l’elettricità generata
principalmente dai campi di energia solare nel sud dello Stato ebraico alle
aree di domanda nelle città del centro e del nord.
Secondo il progetto, ci sarà anche
la possibilità di collegare la rete elettrica israeliana alle reti elettriche
in Europa, attraverso Cipro e la Grecia, così come l’opzione di collegamento ai
paesi del Golfo attraverso la Giordania e l’Egitto: così ha affermato il
ministero dell’Energia e delle Infrastrutture israeliano. Il collegamento del
cavo sottomarino a Paesi come l’Egitto aprirebbe la possibilità di avere un
backup per la rete locale in caso di carenza di energia, e consentirebbe
l’esportazione di elettricità verde prodotta in Israele.
Il progetto fa parte di una
visione più ampia del ministro dell’Energia e delle Infrastrutture Israel Katz
di trasformare Israele in una potenza energetica e un ponte energetico che
colleghi Oriente e Occidente.
“Accolgo con favore il primo passo
verso la realizzazione di un cavo elettrico sottomarino lungo la costa
israeliana – un rivoluzionario progetto transfrontaliero che farà avanzare la
rete elettrica israeliana e aiuterà Israele a diventare una potenza
energetica”, ha affermato il ministro Katz in una nota. “Il cavo è una parte
significativa del Piano nazionale per l’energia e le infrastrutture che
presenterò nelle prossime settimane, per migliorare l’affidabilità del sistema
elettrico, accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e collegare la
rete elettrica di Israele a Europa, Egitto, Giordania e Stati del Golfo, un
passo che contribuirà alla stabilità regionale” ha aggiunto.
Le recenti ondate di caldo che
hanno portato a interruzioni di corrente nel Paese, mentre la rete elettrica
fatica a soddisfare la domanda soffocante. Quindi la sicurezza e l’indipendenza
energetica sono diventati un tema di primaria importanza per il governo.
Il piano per il cavo elettrico
sottomarino arriva dopo la visita in Francia del ministro Katz a giugno, dove
ha visitato l’interconnessione elettrica sottomarina IFA-2 che corre sotto la
Manica tra la Francia e il Regno Unito. Sempre il mese scorso il gruppo
energetico statale EAPC (Europe Asia Pipeline Co.) ha annunciato di aver
raggiunto un accordo con il governo israeliano per costruire un cavo in fibra
ottica di 254 chilometri (158 miglia) tra il Mediterraneo e il Mar Rosso come
parte di un progetto nazionale per trasformare Israele in un hub di
comunicazione e corridoio per la trasmissione di dati in Medio Oriente, collegando
l’Europa agli stati del Golfo e all’Asia.