Israele e Marocco
uniti per un unico obiettivo: l’emergenza climatica. I due stati hanno
pianificato infatti la firma di un memorandum d’intesa nei settori della
protezione ambientale e del cambiamento climatico a seguito di una visita del
ministro della protezione ambientale Idit Silman questo fine settimana a Rabat.
Silman ha incontrato la sua controparte marocchina, il ministro della
transizione energetica e dello sviluppo sostenibile Leila Benali per discutere le
sfide ambientali condivise.
L’accordo includerà
un quadro per la cooperazione tra istituti di ricerca, imprenditori ed enti
pubblici e privati nel campo dell’ambiente di entrambe le parti, ha condiviso
il ministero della protezione ambientale in una nota. “Il rafforzamento
delle relazioni tra i governi nel settore della protezione ambientale
aggiungerà un altro livello della profonda connessione tra il popolo marocchino
e quello israeliano”, ha detto Silman, i cui genitori sono emigrati dal
Marocco in Israele.
“Marocco e
Israele hanno sfide simili nel campo della gestione dei rifiuti, delle energie
rinnovabili, della conservazione dell’ambiente marino e costiero e altro
ancora, credo fermamente che creare un linguaggio professionale comune per
quanto riguarda le questioni climatiche e della sostenibilità sia un obiettivo
importante”. La visita di Silman è la prima visita ufficiale di un
ministro della protezione ambientale dalla firma degli accordi di Abramo. Tra
gli argomenti discussi vi sono stati il cambiamento climatico, la conservazione
della biodiversità e degli ecosistemi marini, la gestione dell’acqua e le
questioni di desalinizzazione, la qualità dell’aria e la tecnologia e
l’innovazione ambientale. Alla riunione erano presenti anche i direttori
generali dei rispettivi ministeri e l’ambasciatore israeliano in Marocco.
Silman ha concluso il meeting invitando Benali a visitare Israele quanto prima.