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Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Nell'ora di Ne'ilà 5783: il discorso di Rav Riccardo Di Segni

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Pubblichiamo di seguito il discorso del Rabbino Capo di Roma Riccardo Shemuel Di Segni pronunciato nell’ora di Nei’la al Tempio Maggiore:Sappiamo tutti quanto drammatico sia stato per New York e per il mondo intero l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre del 2001. Ci si sarebbe aspettati, anche quest’anno, che nel giorno dell’anniversario il principale giornale di New York, il famoso…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La storia ebraica e il caro prezzo delle divisioni interne

    Di Sandro Di Castro

    “…Per quale motivo è stato distrutto il secondo Tempio? ....Perché c’era l’odio gratuito (tra fratelli)…” (Talmud Babilonese, Yomà – 9b) Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sulla mia esperienza di ferito all’attentato del 9 ottobre 1982, mi sono posto il problema di non voler essere ripetitivo. In questi quarant’anni più volte ho raccontato la mia esperienza e le parole…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayèlekh: Cosa fa quel bebè nella sinagoga?

    Di Donato Grosser

    In questa parashà vi sono le ultime due mitzvòt della Torà: la penultima è  la mitzvà dello Hakhèl, cioè di radunare tutto Israele a Gerusalemme ogni sette anni nel secondo giorno della festa di Sukkòt.  L’ultima è quella che ogni uomo d’Israele scriva un suo sefer Torà. Riguardo a quest’ultima mitzvà poiché pochi sono in grado di scrivere un sefer Torà, gia diversi secoli fa alcuni i maestri insegnarono che si può osservare la mitzvàfacendosi una biblioteca…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Due consigli per essere iscritti nel libro della vita

    Di Roberto Colombo

    Dichiarò Rabbì Keruspedài: disse Rabbì Yochanàn che vi sono tre libri aperti a Rosh Hashanà: uno per i veri malvagi, uno per i veri giusti e uno per coloro che si trovano in una fase intermedia. I veri giusti sono subito iscritti nel libro della vita, i veri malvagi in quello della morte e per coloro che si trovano in…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rosh ha shanà e Kippur, un momento per pensare anche al prossimo

    Di Rav Alberto Sermoneta

    Il primo mese del calendario ebraico, istituito dai Maestri del talmud, celebra il Signore D-o come Creatore dell'Universo e, in particolare, nel giorno di Rosh ha Shanà lo si celebra come Creatore dell'essere più "perfetto": l'uomo. L'umanità può essere definita, secondo i vari racconti del libro di Bereshit, il fine e lo scopo di tutta l'opera creativa, in quanto questa…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Nitzavìm: A cosa devono servire le sofferenze?

    Di Donato Grosser

    Questa è una delle più brevi parashòt  della Torà. Nella maggior parte degli anni viene letta insieme con quella successiva di Vayèlekh. Quest’anno viene letta da sola. Essa inizia con queste parole: “Voi siete rimasti oggi tutti davanti al Signore, Iddio vostro, i vostri capi [di migliaia, di centinaia], i vostri capi di tribù, i vostri anziani e i vostri sovraintendenti, tutti gli…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    A che servono le feste

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Siamo abituati per tradizione a interpretare i fatti che avvengono intorno a noi, trarne delle previsioni e degli insegnamenti. Il fatto che quest’anno, proprio alla vigilia di Rosh ha Shanà, si vada a votare per il nuovo parlamento (noi ovviamente dobbiamo farlo prima del tramonto) è carico di significati. Anno nuovo, vita nuova; e noi ripetiamo la frase “che finisca…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Prima dei moadim: Elul, il mese della Teshuvà

    Di Eitan Della Rocca

    “Moty, oggi papà ti porta allo zoo” disse il padre al figlio di 10 anni. “Che bello lo zoo, non ci sono mai stato!!!”. Giunto allo zoo Moty, entusiasta e sovreccitato, comincia a percorrere di corsa il lunghissimo viale pieno di animali. “Ecco l’orso!!” fa cenno il padre a Moty. “Guarda il leone!!” Aggiunse poi. Ma Moty è talmente preso…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tavò: Tutto questo per qualche fico e qualche melograno?

    Di Donato Grosser

    La parashà inizia con la mitzvà annuale di portare le primizie della frutta di Eretz Israel al Bet ha-Mikdàsh con queste parole: “Quando sarai entrato nella terra che l’Eterno, tuo Dio, è per darti in retaggio, e la possederai, e vi abiterai; piglierai delle primizie di tutti i prodotti del suolo, che avrai raccolti dal tuo terreno, che l’Eterno, tuo Dio, è per darti, e le…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tetzè: La responsabilità verso terzi nella Torà

    Di Donato Grosser

    Una delle mitzvòt di questa parashà è quella di costruire un parapetto sul tetto della casa. Nella Torà è scritto: “Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto al tuo tetto; non permettere che una situazione pericolosa rimanga nella tua casa (lett.: “non mettere del sangue nella tua casa”), perché qualcuno potrebbe cadere” (Devarìm, 22:8).            R. Joseph Pacifici (Firenze, 1928-2021, Modiin ‘Illit) in Hearòt ve-He’aròt (p. 218) scrive…