Il Centro di Cultura Ebraica ha presentato mercoledì, presso la libreria Kiryat Sefer, il libro “Le preghiere della donna ebrea” a cura di Aliza Lavie (Morashá). Il libro è stato introdotto da Anna Arbib e Chani Hazan con la moderazione di Ester Di Segni. Tre donne ebree importanti all’interno della Comunità Ebraica romana, punti di riferimento per la didattica ebraica al femminile.
Il testo “Le preghiere della donna ebrea” rappresenta una sorta di Best Seller, molto atteso nella sua versione italiana. Il libro nel suo titolo originale, Tefillàt Nashìm, è infatti stato pubblicato in Israele alla fine del 2005, riscuotendo un successo enorme. Seguito da ogni comunità ebraica in Israele il testo è ormai divenuto un vero fenomeno culturale, sviluppando un seguito in molti paesi. “La ristampa di questo libro credo sia stata un’iniziativa importante per varie ragioni. Sicuramente,apre una finestra sulla tfilla’ spontanea rispetto a quella codificata, ci mostra che tale preghiera ha la sua rilevanza, e aiuta noi donne a trovare ognuna il suo spazio e la propria tfilla’ e quindi incoraggia la creatività personale di tutte noi – ha spiegato a Shalom Ester Di Segni – rafforza e dà significato al rapporto di noi donne con HKBH nella routine quotidiana. Voglio sperare che la lettura di queste meravigliose tfillot possa fungere da stimolo a studiare, ad approfondire e a sviluppare di più il punto di vista femminile, proprio come avviene in Israele già da molti anni”
Un incontro tutto al femminile per le donne di ogni età, che ha sottolineato l’importanza della donna nell’ebraismo. La raccolta raccoglie infatti al suo interno le più belle preghiere universali per ogni momento della vita. Dalle poesie liturgiche alle preghiere, messe in musica da autori israeliani e portate in scena al teatro. Un libro divenuto ormai una fonte inesauribile di cultura e spiritualità, il cui punto di forza è proprio la centralità femminile della liturgia ebraica. Il volume è reperibile presso la libreria Kiryat Sefer.