Pubblichiamo di seguito il discorso del Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun in occasione di Yom HaZikaron.
Il giorno di Yom HaZikaron è quello che unisce davvero tutti i membri delle comunità ebraiche di tutto il mondo in un abbraccio che comprende Israele e da Israele si propaga verso tutti i punti cardinali. Ci unisce oggi il dolore. Il dolore per tutti coloro che sono caduti, in tutte le guerre che sono state imposte a Israele e al suo popolo, costringendoci alla difesa della nostra identità e dei nostri valori. È un cordoglio non solo per Israele ma per tutto il popolo ebraico. Ricordiamo e rendiamo onore a tutti coloro che sono caduti nella difesa di Israele ma anche di tutti noi ebrei della diaspora.
Una necessità oggi più che mai attuale, e nella quale sono coraggiosamente impegnati alcuni dei nostri figli e membri della Comunità di Roma. Vorrei ricordare che anche da Roma partirono ebrei per la difesa di Israele che non fecero più ritorno come Yochai Di Porto e Sergio Pavoncello, ma anche Angelo “Momo” Sed.
I volti di chi è morto per Israele sono volti di ragazze e ragazzi, di donne e uomini che amavano la vita e hanno combattuto per custodirla e rigenerarla. Sta qui la differenza tra noi e quanti ci odiano. La differenza tra chi ama la vita ed è pronto a morire per la vita della propria famiglia – per la libertà, per la patria, per Israele – e chi esalta la morte, chi disprezza la felicità e la calpesta, chi è disposto a sacrificare la propria gente, chi è intriso di odio e ha lo sguardo rivolto indietro, al passato, a un odio che non ha fine. Quest’anno Yom Hazikaron assume un significato particolarmente rilevante dopo i massacri del 7 ottobre e delle perdite dei soldati che stanno cadendo questi giorni per liberare gli ostaggi ed estirpare Hamas.
La Comunità ebraica di Roma rimane al fianco di Israele nel suo cammino e nella sua lotta contro tutte le minacce dei mostri che tentano di annientarci.
Il male che ci ha strappato i nostri ragazzi, il nostro bene più grande, verrà sconfitto. Per quel giorno hanno lottato e perso la vita i nostri fratelli, le nostre sorelle.
A loro rendiamo, a ciascuno di loro, rendiamo oggi l’omaggio doveroso e necessario della memoria.