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    ROMA EBRAICA

    Un uomo particolare: rappresentante, bancario, benefattore

    Abramo (Alberto) Di Porto, figlio di Angelo e Grazia Di Consiglio, nacque a Roma nel 1884. Dotato di intelligenza versatile, fu vicepresidente della società del piccolo prestito, consigliere della deputazione di carità, cavaliere della corona, rappresentante di dolciumi. In lui risaltavano doti di fermezza congiunte a qualità caritatevoli.
    Famoso era il suo motto: “Firme, garanzie, favori. Prestiti no”. Con questa espressione indicava le sue capacità di distinguere le varie situazioni economiche delle persone. Notevole fu l’azione caritatevole nei confronti degli asili infantili israelitici: donò all’ente, rappresentato da Daniele Sonnino, 100 lire. La risposta del dirigente fu un biglietto nel quale ringraziava Di Porto per l’offerta ricevuta.
    Fu dunque un personaggio con un grande talento per gli affari, ma allo stesso tempo pronto a fare beneficenza. Morì durante l’epidemia di spagnola a Roma il 13 ottobre 1918 (fonte Ascer).

    Credit foto: “Come eravamo. Per capire chi siamo” di Angelo Piperno

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