PROBLEMI
DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA
ALLA LUCE DELLA PARASHÀ SETTIMANALE.
PARASHÀ DI NITZAVIM 5778: ESSA (LA TORA’) NON SI TROVA IN CIELO (DEUT. 30,
12). È POSSIBILE SPEDIRE UN SEFER TORA’ SULLA LUNA?
di Rav
Roberto Colombo
Domanda:
anni fa un ricco e influente ebreo americano si rivolse ad un Sofèr
chiedendogli di scrivere un Sèfer Torà. L’intenzione dichiarata era quella di
spedire assieme a degli astronauti un Sèfer Torà sulla luna con l’unico scopo
di poter segnalare la presenza del popolo di Israele anche al di là della
terra. Il Sofèr si rivolse ad un Tribunale Rabbinico per ascoltare a riguardo
il parere dei Maestri.
Risposta:
vi sono dei casi in cui è permesso scrivere un passo di Torà su pergamena
sebbene questa non serva per adempiere ad un precetto. Nel Talmùd Ierushalmì
(Peà 1) è raccontato che Rabbì Iehudà mandò in dono al re non ebreo Artavon una
Mezuzà grazie alla quale la figlia del re, gravemente ammalata, guarì. Il
Maestro Naftalì Berlìn (Natzìv) si chiese come fosse possibile fare tale dono
ad un non ebreo – ovviamente esentato dall’obbligo di fissare una Mezuzà alle
porte di casa – visto che un passo di Torà può essere scritto solo se serve ad
adempiere ad un precetto. Rav Berlìn rispose che la cosa è permessa se fin dal
principio i brani della Mezuzà sono scritti con la chiara e dichiarata intenzione
di non servire mai per adempiere ad un precetto.
Sulla
base di tale risposta si potrebbe dunque permettere al Sòfer di scrivere un
intero Sèfer Torà dichiarando davanti a testimoni l’intenzione di comporre un
Testo che non servirà come lettura ma solo d’immagine.
Il
Tribunale Rabbinico interpellato non accettò però questa possibilità. La Mezuzà
donata da Rabbì Iehudà aveva comunque l’intenzione di chiedere a D-o l’aiuto
per la salvezza di un essere umano. Il Sèfer Torà richiesto al Sòfer era, invece,
solo un inutile atto dimostrativo e pertanto si deve considerare tale scrittura
una vera e propria mancanza di rispetto per un Sèfer Torà, spedito in un posto
deserto senza essere letto da nessuno. Anche tenere un Sèfer Torà all’interno
di un Aròn senza mai essere adoperato nel corso di una funzione è un grave atto
di mancanza di rispetto per un Libro Sacro. Pertanto, chi decide di donare un
Sèfer Torà ad un Tempio deve essere certo che periodicamente tale Sèfer sia
usato per la lettura di una Parashà.
Il
Tribunale vietò pertanto a ogni Sofèr di scrivere il Sèfer Torà, che per questo
non fu mai spedito sulla luna.