PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA ALLA LUCE DELLA PARASHÀ SETTIMANALE. PARASHÀ DI NOACH 5779: CONVINCERE UNA DONNA NON EBREA A NON ABORTIRE. di Rav Roberto ColomboDomanda: si presentò in un ospedale di Gerusalemme una donna che dichiarò in un perfetto ebraico di voler abortire non avendo sufficienti mezzi economici per poter crescere con serenità il proprio bambino. Gli addetti dell'ospedale fecero di…
ROMA EBRAICA
9 ottobre 1982 - 9 ottobre 2018 per non dimenticare. 36 anni fa attentato alla Sinagoga di Roma
Con una piccola intima cerimonia la Comunità ebraica di Roma ha oggi ricordato l’anniversario dell’attentato compiuto da un commando palestinese il 9 ottobre 1982, nel quale fu ucciso il piccolo Stefano Gaj Tachè e nel quale furono ferite oltre 40 persone, per lo più ragazzi e bambini. Trentasei anni fa anni ricorreva infatti la festa di Sheminì ‘Atzeret, durante la…
Scuole ebraiche: ricordato l’attentato nelle parole di Gadi Tachè
9 Ottobre 1982, sono passati 36 anni dell’attentato alla Sinagoga di Roma in cui ha perso la vita un bambino di soli 2 anni: Stefano Tachè. Oggi, 9 Ottobre 2018, le autorità e i membri della Comunità Ebraica di Roma si sono radunati insieme alla famiglia Tachè di fronte al tempio per una piccola preghiera commemorativa, per poi spostarsi nell’Aula…
Cucina kosher. Tortino di Aliciotti con l’indivia
Le alici con indivia al forno sono un piatto della tradizione giudaico-romanesca: una ricetta molto veloce e facile da realizzare. Può essere servito sia come antipasto che come secondo.Ingredienti per 4 persone:800 g di acciughe fresche;1 kg di indivia riccia;2 spicchi d’aglio;3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva;sale e pepe. Preparazione:Prendete l’invidia riccia, scartando il torsolo e le foglie esterne.Lavatela sotto l’acqua corrente e tagliatela…
Commento alla Torà. Parashà di Bereshìt: l’inizio della Torà nella Septuaginta
di Donato GrosserLa Torà inizia con le parole: “Bereshìt barà E-lo-him et ha-shamàim ve-et ha-Aretz” (“In principio creò Dio il cielo e la terra”). Nel Talmud Yerushalmi (Chaghigà, 2:5) i maestri chiedono: Perché il mondo è stato creato con la Bet (di Bereshìt, la seconda lettera dell’alfabeto) e non con la Alef (di E-lo-him, la prima lettera dell’alfabeto)? E risposero:…
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA: FARE VOTI PER AVERE DEI FIGLI
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA ALLA LUCE DELLA PARASHÀ SETTIMANALE. PARASHÀ DI BERESHIT 5779: PARTORIRAI FIGLI CON DOLORE (GEN. 3, 16). FARE VOTI PER AVERE DEI FIGLI di Rav Roberto ColomboDomanda: una coppia che non riusciva ad avere figli decise di fare un voto. Se la donna fosse rimasta gravida i coniugi avrebbero dato l’equivalente della cifra spesa in passato in cure…
Cucina kosher. La concia di zucchine
La concia di zucchine, piatto tipico della cucina giudaico-romanesca, è un ottimo contorno, ma può diventare anche piatto unico se accompagnata da pane casereccio fresco, meglio se appena sfornato.Ingredienti per 4-6 persone:§ 1 kg di zucchine romanesche§ Un ciuffetto di mentuccia romana oppure di menta§ Un ciuffetto di prezzemolo§ 2-3 spicchi di aglio§ Abbondante olio per friggere§ 3-4 cucchiai di…
Commento alla Torà. Parashà di Vezòt Habberakhà: il forte braccio e le azioni straordinarie di Moshè
di Donato GrosserLe ultime parole della parashà e della Torà sono una descrizione di Moshè e delle grandi cose che fece: “E non sorse mai più profeta in Israele come Moshè, col quale l’Eterno aveva trattato faccia a faccia, per tutti i prodigi e i miracoli che l’Eterno lo incaricò di fare in Egitto al faraone, a tutti i suoi…
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA: SI PUÒ DICHIARARE IL FALSO A FIN DI BENE?
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA ALLA LUCE DELLA PARASHÀ SETTIMANALE. PARASHÀ DI VEZOT HABERAKHA' 5779: EGLI (L’ETERNO) LO SEPPELLI’ (MOSHE’) NELLA VALLE. DISSE RABBI’ SIMLAI: LA TORA’ TERMINA CON UN ATTO DI MISERICORDIA PER INSEGNARTI IL VALORE DELLA BENIGNITA’. SI PUÒ DICHIARARE IL FALSO A FIN DI BENE? di Rav Roberto ColomboDomanda: una ragazza si presentó al colloquio per un posto di…
Oberdan Bardoni, Giusto tra le Nazioni. Il riconoscimento per aver salvato la famiglia Di Veroli
Un padre, una madre, sette figli, che hanno fatto figli a loro volta, fino a comprendere una lista di oltre cinquanta vite umane. Tutte queste persone devono la loro esistenza ad un uomo, Oberdan Bardoni, premiato dall’Istituto per la Memoria dei Martiri e degli Eroi dell’Olocausto ‘’Yad Vashem’’ con la medaglia di ‘’Giusto tra le Nazioni’’, per aver nascosto, nutrito…