È finalmente
disponibile “Menorah: The Game”, il videogioco promosso dalla
Fondazione per il Museo Ebraico di Roma e realizzato da TuoMuseo in collaborazione
con Golem Multimedia e Admiral. Il videogame racconta oltre duemila anni di
storia ebraica a Roma, attraverso la ricerca di
un oggetto simbolo del popolo ebraico: la Menorah. Protagonisti due
giovani ricercatori, Anna e Gavriel, che si immergeranno nella storia ebraica
per la loro avventurosa ricerca.
Il
videogame è stato ufficialmente presentato ieri mattina presso il Museo
ebraico, in un evento dedicato che ha visto la partecipazione della Presidente
della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, del Ministro dell’Istruzione e
del Merito Giuseppe Valditara, del giornalista David Parenzo, dell’editore
Shulim Vogelmann e della Presidente della Fondazione per il Museo Ebraico di
Roma Alessandra Di Castro. “Menorah: The Game” è scaricabile gratuitamente su
Google Play e App Store.
“Quest’idea
ci è venuta qualche anno fa, prima che scoppiasse il Covid. Eravamo in
seggiovia a Pinzolo e stavamo parlando dell’uso dell’empatia per
l’immedesimazione nella vittima. Ho suggerito che un gioco avrebbe aiutato
questo processo, perché attraverso un personaggio spesso si può vivere la
storia dell’altro. Il giorno dopo David arriva e mi dice “Non ho dormito tutta
la notte. Shulim, dobbiamo fare un videogioco sulla storia ebraica!” Hanno
raccontato David Parenzo e Shulim Vogelmann nel corso della conferenza stampa.
“Il tema
della nuove tecnologie è fondamentale, può arricchire la didattica. La
pedagogia stessa ha sempre sottolineato l’importanza del gioco
nell’apprendimento, e credo che sia davvero una bella attività quella proposta
oggi. Potrà essere stimolante per i ragazzi ricostruire il percorso della
Comunità Ebraica e dei loro duemila anni di storia. Questo non è un gioco solo
per le scuole ebraiche ma per tutti. Bellissima giornata e bellissima
testimonianza, lavoriamo in questa direzione” ha detto invece il Ministro
Valditara.
“Menorah:
the game” nasce proprio dall’esigenza di raccontare una pagina importante della
città di Roma. Facendolo, però, in modalità “game”, al fine di poter soddisfare
l’esigenza di educare attraverso il gioco, di sensibilizzare l’opinione
pubblica – in particolare, il pubblico più giovane – e promuovere lo spazio del
Museo Ebraico, un importante punto di riferimento della Capitale.
“I giovani
hanno una sete di conoscenza enorme. Compito delle istituzioni è di avvicinarli
attraverso percorsi di educazione e formazione innovativi e pratiche sempre più
coinvolgenti – ha detto invece Ruth Dureghello Presidente della Comunità
Ebraica di Roma – Questo progetto di edutainment
permetterà ai ragazzi di ripercorrere la storia bimillenaria della nostra
Comunità e di entrare in contatto con gli usi e costumi del popolo ebraico.
Dove c’è maggiore conoscenza si diffonde la cultura del rispetto per il prossimo
e le diversità”.