Centinaia di persone hanno riempito la sala del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, per festeggiare i 75 anni della nascita dello Stato d’Israele, a pochi giorni dall’anniversario civile del 14 maggio e a breve distanza dal giorno di Yom HaAtzmaut il 5 di Iyar, caduto quest’anno il 25 aprile.
(La Presidente CER Ruth Dureghello, il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente della Knesset Amir Ohan)
Hanno partecipato all’evento numerosi esponenti delle istituzioni, della politica, della diplomazia, del giornalismo, insieme ai rappresentanti dell’ebraismo italiano, a partire dalla Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e dalla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, oltre a numerosi consiglieri comunitari e a rappresentanti di associazioni ed altri enti.
L’evento ha permesso di celebrare anche le relazioni tra Italia e Israele, unite da profondi legami storici e da una crescente cooperazione, con un impegno condiviso nelle sfide future, come ha sottolineato nel suo discorso l’Ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar.
L’evento ha rappresentato idealmente anche il prosieguo dell’iniziativa istituzionale della mattina, quando il Presidente della Knesset Amir Ohana ha visitato la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.
(Il Presidente del Sentato Ignazio La Russa con il Presidente della Knesset Amir Ohana)
“Due stati moderni per due popoli antichi – ha affermato Ohana nel suo discorso – Siamo fortunati a vivere nella generazione che ha realizzato l’antico sogno di tornare a Gerusalemme”. Ohana ha anche ringraziato l’Italia per la sua amicizia e per i solidi rapporti con Israele, ribaditi anche dagli esponenti delle istituzioni italiane che sono intervenuti. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è soffermato sull’anno che accomuna il destino dei due Paesi, il 1948, anno di nascita di Israele ma anche della Repubblica italiana: il coronamento del sogno di due Stati che avevano sofferto prima di recuperare la propria libertà e l’autonomia. Due Paesi che, come ha rilevato il viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, alla condivisione di cultura e valori hanno recentemente aggiunto una crescente cooperazione nella difesa e nella tecnologia. Gli ha fatto eco il Presidente del Senato Ignazio La Russa: “L’amicizia, l’affetto ci lega non solo come nazione, ma anche come uomini e donne. L’Europa deve molto alla cultura giudico-cristiana, senza cui non ci sarebbe l’identità europea. I due popoli nel 1948 guardavano al futuro per costruire pace e amicizia: 50 anni dopo possiamo dire ce l’abbiamo fatta”.
(Nicola Zingaretti e Ruben Della Rocca vice presidente CER)
Nella sala hanno dunque risuonato le note degli inni nazionali, il Canto degli italiani e l’Hatiqwa, mentre su uno schermo scorrevano le immagini dei paesaggi e delle città israeliane, pronte ad accogliere visitatori italiani e collaborazioni con il nostro Paese.
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