Giovedì 19 settembre in occasione dell’anniversario della dipartita di Rav Yehuda Nello Pavoncello z”l, si è tenuto un Limud, una serata di studio, in suo ricordo presso il Museo ebraico di Roma. Diversi i rabbini presenti, tra cui il Capo Rabbino di Roma Riccardo Di Segni.
Ad aprire la serata la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, che ha sottolineato l’importanza di ricordare una figura così importante per la comunità come quella di Rav Pavoncello.
Tema centrale della serata è stato l’insegnamento della Torah, il perché lo ha spiegato il Capo Rabbino, che ha aperto il ciclo di interventi. Rav Riccardo Di Segni ricorda infatti come il rav venisse chiamato da tutti Morè Nello, ovvero il Maestro Nello, infatti “ha incarnato nella sua esistenza l’obbligo di insegnare” ha detto Rav Di Segni. E partendo da ciò, il Capo Rabbino si è interrogato su quali debbano essere le attitudini di un maestro: trasmettere i contenuti, ma anche il giusto comportamento nell’applicare i contenuti studiati. Attitudini – ha ricordato Rav Di Segni a conclusione del suo intervento -, che il Morè Nello possedeva, infatti “era il Maestro che oltre a trasmettere i contenuti, dava anche la forza e la passione per lo studio della Torah”.
Diversi gli aneddoti sul Morè Nello, ricordato come un uomo dal carattere molto forte, che ha dato tutto alla Comunità incarnando alla perfezione la figura di Rav e soprattutto di Maestro, “aiutandoci a raggiungere la luce della Torah” come ha detto nel suo intervento in ricordo di Rav Pavoncello.