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    Il viaggio ad Auschwitz del liceo “Renzo Levi”. Sami Modiano: “Un’esperienza per essere uomini e donne migliori”

    Sono tornati oggi i ragazzi del liceo ebraico di Roma “Renzo Levi” da quello che è stato il primo viaggio ad Auschwitz-Birkenau dopo un lungo stop iniziato con la pandemia. Circa ottanta studenti di quarta e quinta liceo sono stati guidati da Sami Modiano, sopravvissuto alla Shoah, che ha condiviso la sua importante testimonianza proprio nei luoghi dell’orrore. Accanto a lui sua moglie Selma.


    Ad accompagnare i ragazzi anche la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello,  l’assessore alla scuola della Cer Daniela Debach, la professoressa Elvira Di Cave, il preside del “Renzo Levi” Rav Benedetto Carucci, il direttore degli studi ebraici Rav Roberto Colombo, i docenti Emanuele Levi Mortera e Simona Zarfati.


    “Una tappa formativa necessaria, soprattutto nel percorso di educazione ebraica” hanno sottolineato gli organizzatori. “Questa è un’esperienza che vi rende uomini e donne migliori.” ha detto Sami Modiano durante una serata di emozioni, in cui il sopravvissuto ha risposto, con grande generosità, alle domande dei ragazzi e condiviso con loro alcune riflessioni.


    “Il riscontro con i ragazzi del “Renzo Levi” è stato straordinario. – racconta Elvira Di Cave –  L’atmosfera che si è creata dal primo momento è stata molto particolare. I ragazzi sono stati fantastici: quasi tutti hanno almeno un parente perduto ad Auschwitz. Si sono uniti al dolore di Sami nel ricordo di suo padre e sua sorella, in un abbraccio ideale. E quell’abbraccio lo ha cercato Sami, quell’abbraccio che a Sami è mancato negli anni del covid. Tante lacrime nel racconto di un sopravvissuto che ha scelto la comunità di Roma per farsi “adottare”.”


    Alla fine della visita del campo di sterminio di Auschwitz- Birkenau ciascun ragazzo ha ricordato un famigliare che è stato deportato o ucciso in quel luogo. La preghiera dell’Izkhor è stata dedicata anche al ricordo dei sopravvissuti che sono mancati in questi anni. Rav Roberto Colombo ha poi suonato lo Shofar vicino a una fossa comune.

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