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    ROMA EBRAICA

    Il ricordo di Eden Nimri nell’accensione della chanukkià del KKL

    Un pensiero alle vicende israeliane durante Chanukkà è stato costante per tutti gli ebrei del mondo. Tra le varie iniziative, vi è stata l’accensione della sesta candela al tempio Beth-El di Roma nell’evento “Una Luce per Eden”, organizzato dal Keren Kayemet LeIsrael Roma, dedicato a Eden Nimri, una soldatessa che ha perso la vita il 7 ottobre 2023 in uno scontro a fuoco con i terroristi di Hamas nel tentativo di difendere la base di Nahal Oz, adiacente all’omonimo kibbutz, situato nella zona ovest del Negev, a poco più di 500 metri dalla Striscia di Gaza. Con il suo sacrificio, insieme a quello di altre quattro militari che erano con lei in quel momento, Eden ha salvato la propria squadra in quel terribile giorno.
    Eden, seconda di tre figlie, aveva varie passioni, dal nuoto alla matematica. Era membro di un corpo di élite dell’IDF chiamato “Sky Riders”.
    Essendo sua madre Sharon membro del KKL, la sede romana della onlus israeliana ha ospitato i genitori della ragazza per una celebrazione in ricordo della ragazza. Accolti da circa cento persone, alla presenza tra gli altri di Rav Moshe Hacmun e di Isaac Tesciuba, Assessore al Patrimonio della Comunità Ebraica di Roma, Sharon e Michael sono così giunti a Roma per condividere il proprio dolore e il ricordo della figlia. Introdotti dalla presidente di KKL Roma Daniela Guetta, hanno condiviso il ricordo di Eden ripercorrendone passioni e ambizioni stroncate dalla violenza del terrorismo.
    A conclusione dell’emozionante incontro i genitori di Eden hanno ricordato come a Mo’odin, la città nella quale vivono, abbiano intitolato una via in ricordo di Eden. Amici e amiche hanno poi creato un sito web www.edenimri.co.il, mentre il giorno del suo compleanno familiari e amici hanno organizzato, in sua memoria, una nuotata collettiva.
    “Se non fosse per persone come Eden, forse Israele non sarebbe nato. È proprio grazie a persone che hanno compiuto questo sacrificio che Israele è ancora in piedi. È grazie a loro che possiamo avere il nostro Stato” ha concluso la madre di Eden, Sharon.

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