L’accensione delle candele di Chanukkà a Roma non è una semplice ricorrenza. È un evento che vede impegnate diverse realtà cittadine. Dalla Comunità Ebraica di Roma al Comune passando per il Movimento Chabad Lubavitch.
Anche quest’anno un luogo simbolo della storia di Roma si è accesa la sesta candela della Chanukkià, il Colosseo. Il candelabro è stato posizionato a ridosso dell’Arco di Tito, uno dei luoghi di memoria storica e testimone dell’avvio della Diaspora ebraica. Questo monumento, già testimone di uno dei momenti più tristi della storia ebraica, ha sentito riecheggiare le berachot che anticipano l’accensione, alla presenza di quasi 200 persone.
Sono intervenuti Rav Hazan, Alessandra Sermoneta, vice presidente I Municipio, Riccardo Pacifici, Presidente European Jewish Association. L’accensione è stata dedicata alla memoria di Giorgio Lazar, scomparso un anno fa.
Lo svolgimento dell’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione del I Municipio, del Parco del Colosseo e della Questura.
Terminato l’evento Rav Menachem Lazar, organizzatore dell’accensione per il movimento Chabad, ha dichiarato: “Per il quarto anno la Chanukkià ha illuminato il Colosseo proprio sulla Via Sacra, dove 2000 anni fa ci fu la marcia della vittoria dell’imperatore Tito dopo aver distrutto il Bet Hamikdash a Gerusalemme. Suo padre Vespasiano coniò la moneta Judea Capta, per celebrare la sconfitta degli ebrei, ma oggi quello che rimane dei Romani sono le pietre, mentre il popolo eterno è ancora qui a celebrare Chanukkà”.
Nel corso dei secoli la cultura ebraica è diventata parte della cultura di Roma, come la sua comunità. Festeggiare insieme è necessario, oggi più che mai, accompagnati dalla consapevolezza che gli ebrei sono parte viva e integrante della città di Roma.