12 Storie. Per noi possono sembrar poche, ma in ognuna di loro c’è il racconto di una vita qualunque spezzata all’improvviso. Persone piene di vita, di obiettivi e traguardi da raggiungere. Persone che non ci sono più e che non hanno avuto modo di opporsi a ciò che hanno subìto.
In occasione dell’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, è stato presentato su Facebook il volume “Le Fosse Ardeatine. Dodici storie” scritto da Silvia Haia Antonucci, Martino Contu, Sira Fatucci, Amedeo Osti Guerrazzi, Claudio Procaccia e Marta Ravenna Lattes. Gli autori hanno dialogato con l’Assessore alla Memoria della Comunità Ebraica di Roma, Massimo Finzi. Tra i presenti ci sono stati Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, di Paolo De Nardis, Presidente dell’Istituto di Studi Politici S. Pio V e di Francesco Albertelli, Presidente Nazionale ANFIM.
Lo scopo di questo libro è quello di dare la dovuta rilevanza anche alle vittime meno note e meno ricordate: “le persone del gruppo dei prigionieri trucidati nelle cave appartenevano ai più disparati ceti sociali e riflettevano diversi spaccati culturali e politici della società dell’epoca. L’idea è di ridare, almeno in piccola parte, riconoscimento alla loro memoria e di ricostruire non solo la vita delle singole persone ma d’interi nuclei familiari rappresentativi di diverse collettività e di classi di età diverse”. Tra queste vittime, infatti, hanno trovato morte prematura anche giovani e adolescenti. Quante vite sono state spezzate nel secolo nero? Purtroppo tante. Esistenze che non ci ridarà più nessuno.
In questo volume edito Gangemi Editore International sono raccolte dodici biografie di persone che nelle Fosse Ardeatine, in quel 24 marzo 1944, hanno perso la vita: Odoardo Della Torre, Angelo Di Castro, Cesare Di Consiglio, Franco Di Consiglio, Marco Di Consiglio, Mosè Di Consiglio, Salomone Di Consiglio detto Pacifico, Santoro Di Consiglio, Giorgio Fano, Sabato Amadio Fatucci, Emanuele Moscati, Gabriele Sonnino.
La volontà di iniziare questo progetto è nato durante un workshop dal titolo “l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Riflessioni, spunti di ricerca e documentazione inedita a settant’anni di distanza” tenutosi il 25 marzo 2014 presso l’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma e prevede di completare le schede biografiche di tutte le 335 persone uccise con la collaborazione di ricercatori e istituti in grado di fornire il contributo necessario. Ai lavori di questo volume, infatti, partecipò un ampio gruppo di esperti e studiosi che hanno ispirato una serie di riflessioni e fornito spunti di ricerca dai quali è nata anche la collaborazione tra il DiBAC e l’ANFIM.