Ai suoi studenti, a cui ha dedicato gran parte della sua vita, ha lasciato insegnamenti indelebili. Chi ha avuto la fortuna di averla come insegnante di ebraico ed ebraismo alla scuole medie ebraiche “Angelo Sacerdoti” ricorda quello sguardo dolce e vicino ai giovani, che si nascondeva dietro agli occhiali spessi e solo apparentemente severi. LA Morà Ester Ouazana se n’è andata, ma in tutti noi, generazioni e generazioni di alunni, resteranno vive le sue parole, le lezioni appassionanti di chi sapeva trasmettere, anche agli allievi più ribelli, l’interesse e l’amore per la Torah. Se un buon maestro trova sempre nuove strategie per trascinare i suoi allievi verso il sapere (o viceversa), lei ne era l’esempio perfetto. Le sue lezioni sullo Shabbat, che doveva rallegrare ogni giorno della settimana, i Midrashim che raccontava lentamente, interrompendosi per ascoltare i commenti dei ragazzi, e tenendo in silenzio con il fiato sospeso anche le classi più “agitate”, sono pezzi di memoria delle scuole ebraiche. Indimenticabile quello sguardo acuto e severo che la Morà puntava fino all’ultima fila di banchi nelle aule per controllare e a volte riprendere i distratti: controllava che tutti non perdessero neanche una parola di Torah e “quello sguardo era in realtà un grande abbraccio di amore profuso. – ricorda un alunno – La sua autorevolezza faceva sentire i bambini sicuri, guidati”.
“Lei sapeva ispirare e motivare bambini all’osservanza delle Mitzvot al sentimento verso l’ebraismo. – ricorda Mara Ester Astrologo, che ha insegnato alla scuola media “Angelo Sacerdoti” – Lo faceva senza imporre, ma spiegando il senso delle cose agli alunni, spesso abituati più alle tradizioni che alle regole. Rendeva l’Halachà comprensibile ai suoi allievi. Non era facile a quei tempi insegnare ebraismo in una comunità che era diversa da ciò che è oggi. Fu protagonista di una svolta ebraica significativa nella scuola”.
“Apre la sua bocca con saggezza ed insegnamento di bontà vi è sulla sua lingua (Proverbi 31,26). Questo è un verso che si addice molto alla Morà Ester Ouazana z.l., donna saggia e dolce che è stata per molti anni valente insegnante di ebraismo alla Scuola Media “Angelo Sacerdoti” e che ha insegnato anche al Seminario Almagià, corso in cui si sono formate molte morot. – ricorda la direttrice dell’ Angelo Sacerdoti Milena Pavoncello – È proprio al Seminario Almagià che come sua allieva ho avuto modo di apprezzare le sue qualità di insegnante, professione che lei vedeva come occasione per avvicinare i suoi allievi all’amore per lo studio. Anche tutti i suoi allievi della Scuola media ne apprezzavano le qualità ed era molto stimata da tutti i suoi colleghi. Con la perdita della Morà la Comunità ha perso un altro educatore che ha formato molte generazioni dedicando tutta se stessa, agendo sempre con pacatezza ed intelligenza“.
“La Morà Ouazana con la sua dolcezza, con le sue qualità di maestra e con la sua emunà che trasmetteva ad i suoi alunni, è stato una luce che ha illuminato di conoscenza e di Torah intere generazioni di studenti delle scuole ebraiche romane e dei corsi che teneva. – commenta il Vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma Ruben Della Rocca – È stata un faro di sapienza”.