In un’atmosfera di condivisione e buon auspicio, è stata illuminata ieri la Channukkià dell’Ospedale Israelitico presso la sede di Via Fulda. Alla presenza dei rappresentanti della Comunità Ebraica di Roma, dirigenti, medici e personale sanitario, si è tenuta la tradizionale cerimonia d’accensione del candelabro, giunta alla sesta candela, simbolo di luce nella tradizione ebraica.
“Chanukkà ci insegna che ogni piccola fiammella può illuminare il buio. Allo stesso modo, ciascuno di voi è parte fondamentale di questa luce collettiva, che rende il nostro ente un punto di riferimento non solo sanitario, ma anche morale e culturale” ha detto Mario Venezia, Commissario Straordinario dell’Ospedale Israelitico, esprimendo profonda gratitudine verso tutto il personale. La parola poi è passata al Maskil David Sessa, che ha evidenziato il legame tra gli eroi del passato e il personale sanitario odierno: “Festeggiamo Chanukkah grazie a un gruppo di eroi, i Maccabìm, che si ribellarono ai Greci. Essere eroi significa impegnarsi in prima persona per il prossimo. Voi medici e infermieri, con il vostro lavoro, siete gli eroi dei nostri giorni”.
Guidati dal Maestro, sono state recitate le benedizioni della festa e intonati canti e salmi, che hanno dato vita a un’atmosfera di gioia e coesione.
“La cerimonia è stata particolarmente commovente perché c’è stata una significativa presenza non ebraica che ha seguito con molto interesse il commento sulla festività” ha detto il professor Giacomo Moscati, Consigliere della Comunità Ebraica di Roma.
Questo evento ha moralmente trasmesso l’importanza dell’impegno individuale volto al benessere collettivo e ricordato come ognuno di noi possa portare luce alla sua comunità, proprio come l’Ospedale Israelitico, eccellenza nel panorama sanitario, da sempre offre mettendosi al servizio della popolazione tutta.