Un percorso multisensoriale accompagna i visitatori all’interno dell’ex Ghetto di Roma. Un’esperienza visiva e uditiva che si dipana tra le zone più dense di storia della Capitale. Si tratta di “Occhi nella memoria ascoltando il passato. Teatro mobile nel Ghetto Ebraico di Roma” realizzato dal Teatro mobile in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica ed il Dibac. Il progetto è inoltre sostenuto dalla Direzione Regionale Cultura, Politiche Giovanili e Lazio Creativo Area Valorizzazione del Patrimonio Culturale.
Non si tratta solo di una passeggiata nel quartiere dell’ex Ghetto ma di un vero e proprio “viaggio in cuffia”, in grado di restituire ai cittadini e visitatori uno spaccato storico della storia degli ebrei romani; dal ghetto alla Shoah. “Quello del Teatro Mobile è un importante progetto per mostrare come la collaborazione fra studiosi ed artisti possa dar vita ad un prodotto di alta divulgazione ma rigoroso dal punto di vista scientifico “dice a Shalom Giordana Moscati Assessore alla cultura della CER. “L’attività di divulgazione storica e la rappresentazione artistica quest’anno sono state indirizzate su due temi fondamentali: la Resistenza e la Shoah. Non è un caso che i 3 giorni di attività si sono svolti nell’arco cronologico che va dal 25 aprile a Yom Hashoah” conclude Giordana.
Un mix tra una visita guidata e uno spettacolo teatrale capace di rendere la storia dinamica e accattivante. Il “viaggio” è parzialmente registrato, mentre per il resto è completamente dal vivo impreziosito dalle musiche di Evelina Meghnagi, affiancata a sua volta da due attori. Il progetto è seguito dal regista e ideatore del teatro mobile Marcello Cava, con la supervisione scientifica di Claudio Procaccia.” All’interno dello spettacolo si parla sia della storia del quartiere, quindi dall’antichità al ghetto di Roma, per arrivare poi alla Shoah – ci racconta Miriam Haiun, Direttrice del Centro di Cultura Ebraica- Il percorso contempla alcune parti raccontate dal vivo, altre recitate, alcune registrate e accompagnate a loro volta dalla musica che i visitatori ascoltano nelle loro cuffie personali. Il format è davvero piacevole, mentre si cammina tra le strade del quartiere ebraico si può vedere, ascoltare e vivere un’esperienza unica”
Monologhi e letture sulla Shoah unite ai canti e alle musiche orientaleggianti di Evelina Meghnagi, creano un’atmosfera stimolante rendendo l’esperienza teatrale innovativa e dinamica. Un’avventura che prende per mano i visitatori portandoli all’interno della storia millenaria della Comunità Ebraica di Roma, con i suoi usi e costumi, coinvolgendo tutti i loro sensi.
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