«Pensarla come Hamas significa sostenere il terrorismo islamista, volere lo sterminio degli ebrei, la sottomissione delle donne e la lapidazione degli omosessuali. È gravissimo ed incomprensibile che Michela Murgia possa sostenere queste tesi inaccettabili e intrise di odio». Così la Presidente della Comunità Ebraica di Roma commenta la storia pubblicata su Instagram, ma poi tolta, della scrittrice Michela Murgia, in cui pubblica lo scambio di messaggi con un anonimo e sostiene di pensarla come Hamas.
“Pulire le cartelle delle immagini e trovare vecchi screenshot di cui andare ancora fiere”, così aveva scritto Murgia nella storia in cui le si chiedeva un cosa pensa sulla vicenda del 2016 dell’atleta judoka egiziano che si rifiutò di stringere la mando al collega israeliano. Murgia, nello screenshot, risponde “Non è affatto complicato. La penso come Hamas”. Alla domanda “stai scherzando?”, risponde “Non scherzo mai su Gaza”.
Sulla vicenda è intervenuta in un tweet anche l’eurodeputata PD Pina Picerno: «Cara Michela Murgia. Ma fiera di cosa? Di sostenere i terroristi islamisti? La sharia? La repressione omofoba? Tutte le battaglie progressiste e per i diritti sono incompatibili con Hamas!»