Due corone davanti al Tempio e un’altra a portico d’Ottavia per ricordare il rastrellamento del Ghetto, 77 anni fa, da parte della Gestapo quando 1023 ebrei romani furono deportati ad Auschwitz e solo in 16 (di cui una sola donna, Settimia Spizzichino) riuscirono a tornare dal campo di sterminio. Una cerimonia a cui hanno partecipato il rabbino capo Riccardo Di Segni, la presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello, la presidente Ucei Noemi Di Segni, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il segretario del Pd Roma Andrea Casu. ”Il 16 ottobre rimane sempre nella nostra memoria anche se quest’anno con regole diverse”, ha detto Raggi che ha deposto la corona del Comune, accanto a Sami Modiano e Roberto Di Segni, figlio di Lello Di Segni ultimo sopravvissuto ad Auschwitz, scomparso due anni fa. ”Questa mattina siamo venuti qui per fare memoria e ci incontreremo di nuovo domani. Non ci sarà una marcia silenziosa per evidenti ragioni covid ma è importante ritrovarsi e non perdere la memoria di quello che è stato. Lo facciamo non solo per noi stessi ma per i giovani. Ci sarà la possibilità di assistere in streaming, queste sono le nuove regole ma non diminuisce l’impegno dell’amministrazione e di tutti i presenti per ricordare la nostra storia e sottolineo nostra perché non è solo la storia della comunità ebraica, la comunità ebraica fa parte integrante della comunità romana, e questo è un segno importante per tutta città”.
(Foto d’archivio)