Circa il 90% della popolazione della Striscia di Gaza è stata vaccinata contro la poliomielite nel primo trimestre del 2024. È quanto si apprende da un post pubblicato su X dal portavoce internazionale dell’IDF Nadav Shoshani, il quale ha fatto riferimento a quanto rilevato sul tema dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che aveva lanciato un allarme su questo. Dall’inizio della guerra, le autorità israeliane hanno gestito l’ingresso nella Striscia di 282.126 fiale di vaccino antipolio, sufficienti per 2.821.260 dosi. Una significativa maggioranza dei civili della Striscia è stata dunque immunizzata contro la poliomielite, una malattia virale altamente infettiva che colpisce principalmente i bambini e si diffonde attraverso cibo, acqua o contatto con una persona infetta.
Tuttavia, dal momento in cui la malattia è stata segnalata nelle reti fognarie di Gaza a luglio, l’IDF, in coordinamento con il Ministero della Salute, ha lanciato una nuova grande campagna di vaccinazione per fornire oltre 3 milioni di vaccini contro la poliomielite alla popolazione civile di Gaza. 9mila fiale, utili per 90mila dosi aggiuntive di vaccino, sono state immediatamente fatte passare attraverso il valico di Kerem Shalom, aggiungendo nuove dosi a quelle già distribuite nell’area durante i primi mesi del 2024.
A fine luglio, dopo aver completato la vaccinazione della popolazione della Striscia, l’IDF ha avviato un’ampia operazione di vaccinazione per tutti i soldati regolari e di riserva a Gaza; il portavoce Shoshani ha dichiarato che saranno distribuite altre 43.250 fiale, preparate ad hoc per il virus trovato nei campioni, cosicché oltre un milione di bambini palestinesi potrà essere vaccinato con due dosi ciascuno.
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