Mai come
in questo momento si sentiva l’esigenza di proporre ai nostri ragazzi coinvolti
nell’appuntamento più importante della loro adolescenza, l’esame di maturità, una
traccia per il tema di italiano così importante e profonda: la richiesta di
commentare le leggi razziste del 1938 attraverso lo svolgimento di un tema
dedicato alla loro promulgazione e ai loro effetti.
Va
riconosciuto grande merito al Ministero della Pubblica Istruzione per aver
scelto di chiedere ai maturandi un commento sul volume scritto a quattro
mani “La sola colpa di essere nati”, un dialogo tra Gherardo Colombo e
Liliana Segre dove si Intrecciano i temi del diritto e della costituzione con
quello della discriminazione e dell’antisemitismo.
Far
riflettere i nostri giovani sull’importanza di avere una costituzione forte e
di rispettarla nei suoi principi basilari è un esercizio altamente educativo e
fondamentale nella formazione della loro coscienza civica. Aver preso in
considerazione proprio un testo dove il fascismo, con le sue leggi razziste,
colpì in maniera indiscriminata e proditoria dei cittadini italiani per la sola
colpa di essere ebrei è altrettanto importante. In una fase cosi delicata della
nostra storia di cittadini italiani ed europei come quella che stiamo vivendo,
questa scelta rappresenta il segnale di una grande presa di coscienza da parte
delle nostre istituzioni scolastiche, della necessità di insegnare valori
fondamentali come quelli del rispetto e dell’integrità dell’essere umano a
qualsiasi religione o etnia appartenga.
A questa
scelta forse sarebbe finalmente arrivato il momento di affiancare una profonda
revisione dei programmi scolastici per i nostri studenti, affinché arrivino
alla fine del quinquennio del liceo con una preparazione specifica importante
su quanto avvenuto nella seconda guerra mondiale e sul dramma della Shoah, con
una didattica approfondita e puntuale sul tema, evitando lacune dovute al
ritardo nell’applicazione del programma scolastico che ne penalizza le
conoscenze.
È forse il momento di introdurre nell’ambito del corso di Storia dei
nostri maturandi una materia specifica sul tema, perché quanto accaduto nel
passato rappresenti un severo monito per la società che andremo a costruire nel
futuro e nella quale i nostri ragazzi saranno prossimi protagonisti, ricordando
sempre che la Shoah non è paragonabile ad altri stermini e discriminazioni, ma
è sicuramente il paradigma di ogni dramma dovuto al razzismo, proprio per la
sua specificità e peculiarità.