Questa mattina un gruppo di persone, tra cui alcuni giovani,
si è recato presso il cimitero ebraico di Prima Porta per pulire le tombe e
i campi. Un’iniziativa della Comunità Ebraica di Roma, un gesto virtuoso di
rispetto e di umanità verso chi non c’è più. E mentre alcuni ragazzini in
Polonia hanno distrutto delle lapidi di un cimitero ebraico “per gioco”,
quattro ragazzi ebrei romani si sono svegliati all’alba e muniti di tutto il
necessario sono andati a fare pulizia nel cimitero di Roma. «Era un gesto
dovuto ai nostri cari, un gesto di vita e di rispetto che speriamo sia di
esempio per tutti – dice Daniel Di Porto, tra gli organizzatori dell’iniziativa
-. C’è una lezione che impariamo costantemente ogni volta che svolgiamo
un’attività simile: a volte diamo troppe cose per scontato, e pensiamo che
siano gli altri a doversi occupare al nostro posto delle strutture che ci
permettono di condurre una vita ebraica, mentre siamo noi stessi responsabili,
e dobbiamo metterci in gioco». A partecipare all’iniziativa quattro
diciassettenni: «Mentre c’è chi devasta cimiteri ebraici in Europa, – conclude
Di Porto – a Roma quattro giovanissimi si sono svegliati di propria sponte
all’alba per aiutarci a pulire i campi e le tombe. E’ stata la cosa più
emozionante di questa mattinata, che ha testimoniato non solo di partecipazione
fisica, ma anche morale dei nostri giovani».