Un missile russo ha colpito una sinagoga di 113 anni nella città di Huliaipole, situata nella regione di Zaporizhzhia, in Ucraina. È la seconda volta che questo luogo viene bombardato dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina dello scorso febbraio. Lo riporta Ynet.
“A nome della comunità ebraica dell’Ucraina – ha affermato il Rabbino Capo Moshe Reuven Azman – condanno fermamente il bombardamento russo sulla sinagoga della città di Huliaipole. Dovrebbe essere vietato colpire i luoghi sacri durante un conflitto armato. Questo accordo è stato violato dai russi. Mi aspetto la condanna di questo atto criminale da parte dei leader mondiali”.
“Un missile russo ha colpito l’antica sinagoga dov’è nato e cresciuto mio nonno. – ha scritto in un post su Twitter il ministro israeliano Zeev Elkin, nato in Ucraina e immigrato in Israele – Il mio bisnonno, di cui porto il nome, è stato ucciso lì durante la guerra civile. Tutto ciò è triste e mi fa infuriare”. “Colpire i luoghi di culto, anche durante una guerra, è un atto che va condannato senza alcun dubbio – ha aggiunto Elkin – Dobbiamo esigere che ciò non si ripeta”.
Nel marzo dello scorso anno un missile lanciato dalle forze russe ha colpito anche una yeshiva Chabad a Kharkiv, fortunatamente senza vittime. Nella struttura, che ha subìto danni ingenti, si trovano una scuola ebraica e una sinagoga.