Continuano con cadenza quotidiana gli arresti di massa in Turchia con accuse di terrorismo. Nell’ultima settimana, sono 1.163 le persone finite i manette in operazioni condotte in tutto il Paese. La gran parte è sospettata di sostegno al Pkk curdo (598) o di legami con la rete di Fethullah Gulen, che Ankara ritiene responsabile del tentativo di colpo di stato del 15 luglio 2016. Tra i detenuti ci sono anche 17 presunti affiliati all’Isis e 10 a gruppi illegali di estrema sinistra. Lo fa sapere il ministero dell’Interno. La scorsa estate, il governo turco ha ulteriormente inasprito la normativa antiterrorismo, con un provvedimento che secondo le opposizioni rende di fatto “permanente” lo stato d’emergenza post-golpe, formalmente revocato a luglio dopo due anni in cui sono state arrestate decine di migliaia di persone.