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    Tunisia: fallita rivoluzione dei gelsomini. Giornalista si da’ fuoco per protesta

    Un giornalista e fotografo tunisino si e’ dato fuoco ieri nella piazza centrale di Kasserine, nella zona centro occidentale della Tunisia. Il giovane, Abderrazak Zorgui, corrispondente della rete di tv locali Telvza Tv e’ morto poco dopo a causa delle ustioni riportate. Prima del gesto estremo, ha pubblicato un video di rivendicazione sui social a nome di “tutti coloro che non hanno mezzi di sussistenza, che non possono trovare da mangiare e che quando protestano vengono accusati di terrorismo“. Il suo gesto – ha spiegato – ha lo scopo di avviare una nuova rivoluzione, come quella scoppiata dopo che, otto anni fa, il venditore ambulante Mohamed Bouazizi si diede fuoco nel centro di Sidi Bouzid perche’ esasperato dall’arroganza della polizia che gli aveva sequestrato la merce e dalla precarieta’ delle sue condizioni sociali. Il gesto di disperazione del povero ambulante aveva dato poi vita ad una serie di proteste popolari che sfociarono nella ‘Rivoluzione dei gelsomini’ che costrinse, neanche un mese dopo, l’allora presidente Ben Ali alla fuga dal Paese.

    “Per quanto mi riguarda – ha postato su Fb il giornalista- oggi ho deciso di iniziare una rivoluzione per conto mio. Chi mi vuole sostenere e’ il benvenuto. Ho intenzione di protestare da solo, di immolarmi e se una persona otterra’ un lavoro grazie a me, ne saro’ felice”, ha spiegato Zorgui che ha accusato il governo di non aver mai rispettato le promesse fatte dopo la rivoluzione dei gelsomini e di continuare a favorire la corruzione invece di dare lavoro ai disoccupati. La situazione socio-economica delle regioni marginalizzate del centro e del sud della Tunisia, dopo otto anni di promesse mancate, è infatti rimasta pressoché la stessa con punte di disoccupazione giovanile intorno al 30%. 

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