L’arrivo dell’ottava e ultima stagione del
Trono di Spade (Game of Thrones) è prevista negli States per Aprile 2019: si
tireranno le somme, si scopriranno i destini dei personaggi più amati e dei
sette regni; chi siederà alla fine sul Trono di Spade? Come andrà a finire la
serie che ha tenuto il mondo intero incollato alla tv dal suo esordio nel 2011?
L’inverno sta arrivando, ma a quanto pare dovremo aspettare la primavera per
avere delle risposte.
Nel mentre sono in pochi a sapere che c’è un
collegamento tra la produzione tv del Trono di Spade e il mondo ebraico. Gli scrittori della
sceneggiatura
David Beninoff (Il cui vero nome è David Friedman) e Daniel B. Weiss si sono
conosciuti al Trinity College di Dublino nel 1995. Entrambi di religione
ebraica, dal loro incontro con l’autore del libro nel 2006, hanno riscosso un
notevole successo con il loro adattamento del Trono di Spade, che ha ridato la vita non solo ai draghi, ma anche ai
personaggi del romanzo di George R.R. Martin.
Lo stesso autore ha ispirato i suoi romanzi sul
modello di Maurice Druon, autore francese di romanzi storici che ha dato vita
alla serie tv “I re maledetti”, che racconta la Guerra dei Cent’anni.
Le presenze ebraiche tuttavia non sono soltanto
tra gli autori, ma anche all’interno del cast: nelle passate stagioni attori
israeliani avevano provato a recitare nella serie senza riuscirci, ma la sesta
stagione ha visto la breve apparizione di ben due comparse israeliane: la
cantante e modella Ania Bukstein, meglio nota come Asia Brinditch in
“False Flag”, che ha interpretato Kinvara, una sacerdotessa rossa al
servizio del Dio della Luce, che supporta la rivendicazione del Trono di Spade
di Daenerys Targaryen (interpretata da Emilia Clarke) e Yousef Sweid un
arabo-israeliano di Haifa, che ha recitato anche nella serie tv Homeland, dove
ha interpretato il ruolo di uno schiavo della città di Mereen, assediata dalla regina
dei draghi.