
“Mi dispiace per ciò che la comunità ebraica e l’intera nazione hanno vissuto”. Si è espresso così il Primo ministro australiano Anthony Albanese in seguito all’attacco terroristico di Bondi Beach, come riportato da I24 News. Nel suo discorso a Canberra, Albanese ha riconosciuto la reazione emotiva ai recenti eventi commemorativi, inclusi i fischi rivolti alla sua leadership, accettando anche il fatto che alcuni membri della comunità ne siano rimasti feriti. “Parte di quella rabbia era rivolta a me e lo capisco”, ha detto, aggiungendo: “Sento il peso della responsabilità per un’atrocità avvenuta mentre ero Primo ministro”.
Accanto alle sue scuse, il Premier ha annunciato l’avvio di una consultazione su un pacchetto legislativo volto a rafforzare le norme contro l’incitamento all’odio e a introdurre pene più severe per l’incitamento alla violenza contro gruppi protetti. Le nuove misure prenderanno di mira “coloro che diffondono odio, divisione e radicalizzazione”, ha detto Albanese. Previste, tra l’altro, sanzioni per predicatori e leader che incitano alla violenza, un nuovo reato federale di “incitamento all’odio aggravato” e l’introduzione dell’”odio” come fattore aggravante nelle condanne per reati di minacce e molestie online.
“Ogni ebreo australiano ha il diritto di sentirsi al sicuro, apprezzato e rispettato per il contributo che apporta alla nostra grande nazione”, ha affermato Albanese.













