Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Svelato il volto del faraone Ramses II

    Ricostruito grazie ad una avanzata tecnologia il volto del faraone Ramses II, vissuto 3300 anni fa. Le immagini riproducono i lineamenti del sovrano dell’Antico Egitto, a 45 anni e a 91 anni. 

    A guidare il team scientifico, Caroline Wilkinson, antropologa forense presso la Liverpool John Moores University, nel Regno Unito, e Sahar Saleem, paleoradiologa presso l’Università del Cairo a Giza, in Egitto. “Ramses II – ha affermato Saleem in una intervista al sito della rivista scientifica auntminnieeurope.com – ha governato per 66 anni. Portare in vita il volto del sovrano in gioventù e in vecchiaia ricorda al mondo il suo status leggendario”. L’immagine è stata svelata durante un documentario in onda su “Desroots et wings”

    Il lavoro è stato condotto sulla mummia conservata nel Museo delle Civiltà del Cairo, scoperta originariamente nel 1881 a Luxor, in Egitto.

    Gli esperti hanno utilizzato le scansioni della tomografia computerizzata (TC) del cranio della mummia per creare un modello 3D. La ricostruzione è stata eseguita per fasi: la superficie cranica, la struttura muscolare, lo strato di grasso e infine la pelle.  “Quando guardi per la prima volta un teschio – ha spiegato Wilkinson nel documentario – inizialmente cerchi i dettagli caratteristici più visibili”. “Ad esempio, su Ramses II, c’è un osso nasale molto largo. È tra gli occhi, che sono molto alti e molto pronunciati”. L’antropologa Wilkinson ha ’decifrato’ le immagini generate dal computer, aggiungendo pelle e capelli da un database di anatomia facciale premodellata. “Non sono informazioni che otteniamo dal cranio. – sottolinea Wilkinson – Quindi dobbiamo interpretare. Ma è un’interpretazione che si basa sui modelli di rappresentazione a questa età”. Le informazioni della paleoradiolaga Saleem hanno permesso di determinare anche il colore della pelle.

    CONDIVIDI SU: