Molto spesso cose che sembrerebbero avere soltanto aspetti positivi,
nascondono nella pratica risvolti nefasti. Una di queste è l’apprendere nuove
lingue.
Se da un lato potersi esprimere in una nuova lingua ti arricchisce e ti
fornisce gli strumenti per comunicare con un numero più grande di persone,
dall’altro, inevitabilmente, ti permette di tradurre le canzoni simultaneamente
e quindi non poter più godere di piacevoli melodie, ma rimanere sconvolti dalle
parole che formano il testo.
Imparando lo spagnolo, ho potuto decifrare testi al limite della volgarità
o stupidità, e mi si è aperto un mondo di penose rime baciate e volgarità
incredibili.
È di questi giorni l’uscita di una canzone, in spagnolo per l’appunto, il
cui testo è un’allusione per nulla velata alla fine di una storia d’amore
dovuta ad un tradimento, dove senza nessuna censura si fa riferimento a nomi ed
episodi che hanno portato a tale rottura. Ai miei tempi, mamma mia come sto
invecchiando, alla fine di una relazione ci si scriveva una lettera o magari ci
si incontrava in un luogo tranquillo per parlare e dirsi addio. Oggi invece
anche la fine di un amore è merce di marketing e di vendita.
Ho pensato di proporvi oggi una ricetta che è una velata allusione ad uno
stato d’animo, leggittimo, che spesso proviamo e che a volte possiamo provare
ad attutire a tavola.
Sugo all’arrabbiata
Ingredienti:
4 spicchi di aglio
Un barattolo di pomodori pelati ( circa 700 gr)
Olio di oliva
4 peperoncini piccanti
Sale
Preparazione:
Per prima cosa frullate i pelati.
In una padella scaldate l’olio e l’aglio. La ricetta prevede di tagliarlo a
fettine, ma se preferite non rischiare di mangiarlo, potete anche mettere gli
spicchi interi.
Aggiungete quindi i peperoncini e fateli soffriggere per circa 3 minuti.
A questo punto aggiungete il pomodoro, salate e coprite, lasciando cuocere
a fuoco basso per circa 15/20 minuti.
Se non avvertite i vostri commensali del fatto che il sugo è piccante, può
essere usato come vendetta molto più dannosa di una canzone.