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    Sindaco Roma: cancellate le strade di chi firmò Manifesto della razza

    Via le prime
    due strade a Roma intitolate a chi firmò il Manifesto della razza. Si tratta di
    via Arturo Donaggio e via Edoardo Zavattari sulla Pontina che verranno di fatto
    cancellate dalla toponomastica capitolina. Le due vie saranno intitolate a due
    vittime della Shoah da scegliere con un percorso partecipato con la Comunità
    ebraica di Roma. La sindaca di Roma Virginia Raggi sta in tal modo portando
    avanti il progetto – annunciato lo scorso 5 settembre quando scrisse ai
    residenti – di voler togliere dalle strade di Roma i nomi di chi preparò le
    leggi che portarono alla Shoah. E proprio gli abitanti delle due strade saranno
    protagonisti di questo percorso. Il 15 novembre si terrà un incontro in una
    scuola romana con chi vive nelle vie interessate e gli studenti della zona che
    parteciperanno anche loro alla scelta. Lì ci si confronterà su una rosa di
    dieci possibili nomi. C’è un dialogo aperto tra Campidoglio e Comunità ebraica:
    alcuni no- mi da proporre sono stati individuati anche dalla stessa Comunità.
    Tra questi sicuramente i professori a cui allora venne tolta la cattedra.

    L’attuale
    intitolazione delle due strade ad Arturo Donaggio (psichiatra e fu il più
    anziano dei dieci scienziati che sottoscrisse il Manifesto della Razza) e
    Edoardo Zavattari (fu tra i principali teorici, in Italia, del razzismo
    biologico) fu presa nel ’97, sotto la giunta di centrosinistra guidata da
    Francesco Rutelli.

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