Si conclude il Viaggio della Memoria 2023 organizzato da Roma Capitale e
dalla Città Metropolitana, con la collaborazione della Fondazione Museo della
Shoah e della Comunità Ebraica di Roma. Con oltre 200 studenti di otto scuole
superiori di Roma e provincia, il Viaggio della Memoria ha ripreso il suo
consolidato appuntamento con la storia, dopo lo stop dovuto pandemia da
Covid-19. Gli studenti hanno visitato il campo di sterminio nazista di
Auschwitz-Birkenau, insieme al sindaco Roberto Gualtieri, a Sami Modiano e
Tatiana Bucci, entrambi sopravvissuti ai campi. “Vedete, mi dicono che sono
uscito da Birkenau. No, io sono ancora qui, perché rivedo ancora mio papà e
rivedo ancora queste scene terribili”, ha detto nel corso della sua
testimonianza Sami Modiano, che ha mostrato ai ragazzi e alla delegazione
presente i luoghi in cui lui e la sua famiglia conobbero l’inferno.
“E’ una emozione incredibile essere qui e ascoltare le parole dei testimoni
e dei parenti dei sopravvissuti – ha detto Gualtieri – Oggi è proprio il 23
ottobre, i 1023 ebrei romani fecero quattro giorni di viaggio in un vagone, ed
entrarono a far parte di questa storia, un incubo, il genocidio di un intero
popolo perpetrato con lucida follia e organizzazione, in una logica produttiva,
con quella fredda e criminale determinazione che costituisce il punto più basso
dell’umanità. Questo è il più grande campo di sterminio nel mondo mai
realizzato. Un milione di morti. Il nostro dovere è fare del ricordo del 16
ottobre un pilastro per costruire un futuro in cui queste cose non possono più
accadere. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri figli, solo così possiamo
costruire gli anticorpi”.
“L’esperienza che stiamo facendo è
potentissima, decisiva, anche molto difficile. La facciamo perché non succeda
mai più. Perché tutte e tutti noi ci prendiamo un compito: quello di essere
testimoni e sentinelle. Quello di prendere parte, di non tacere davanti alle
ingiustizie. Mai. Quelle più evidenti e quelle più subdole. Viaggi come questo
servono a seminare antidoti all’indifferenza e a coltivare coscienze capaci di
riconoscere, scegliere e reagire”. Ha detto l’Assessore alla Scuola,
Formazione e Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli.
Un viaggio che cade in una data simbolica per la storia degli ebrei di
Roma: il 16 ottobre 1943. A ottant’anni da quella terribile mattina in cui
vennero deportate 1.023 persone e solo 16 riuscirono a sopravvivere, le
testimonianze di Tatiana Bucci e Sami Modiano fanno da eco per le nuove
generazioni. “È stato veramente emozionante oggi poter parlare qui dalla
sinagoga di Cracovia ai familiari di quei 16 sopravvissuti e poi la presenza di
due sopravvissuti di Auschwitz, Tatiana Bucci e Sami Modiano, è stato per me
emozionante, non ho altro da aggiungere”, ha concluso Miguel Gotor,
Assessore alla cultura di Roma Capitale. Un viaggio doveroso, nel quale gli
studenti oltre alle potenti testimonianze dei sopravvissuti, hanno avuto modo
di misurarsi con le spiegazioni degli storici e dei ricercatori.