SEGRETARIO DI STATO USA: IRRITATI DA SISTEMA UE PER AGGIRARE SANZIONI CONTRO IRAN

Redazione | 26-09-2018

Il segretario
di Stato, Mike Pompeo, si è detto “preoccupato e profondamente
irritato” dal piano della Ue – voluto da Federica Mogherini – per la
realizzazione di un sistema che potrebbe aggirare le sanzioni unilateralmente
applicate dagli Stati Uniti all’Iran. “Questa è una delle misure più
controproducenti che si possa immaginare per la pace e la sicurezza regionale e
globale”, ha aggiunto Pompeo. L’Alto Responsabile per la politica estera
dell’Ue, Federica Mogherini, ha annunciato che gli stati membri dell’Ue
istituiranno un’entità giuridica – definita ‘Special Purpose Vehicle’ -per facilitare
le transazioni finanziarie legittime con l’Iran e ciò consentirà alle società
europee di continuare gli scambi con l’Iran, in conformità con la legislazione
dell’Unione Europea”, anche nel ettore petrolifero.

La decisione
della Ue “è tanto più inaccettabile, considerato l’elenco di azioni
terroristiche appoggiate dall’Iran in Europa”, ha detto Pompeo nel
discorso tenuto alla conferenza “United against nuclear Iran” in cui
ha fatto un lungo elenco delle attività terroristiche sostenute da Teheran in
Europa e nel mondo. “Sostenendo le entrate al regime voi confermate il
primo posto dell’Iran come paese sponsor del terrorismo – ha aggiunto
rivolgendosi direttamente agli europei – aiutando l’esportazione violenta della
rivoluzione iraniana e rendendo il regime ancora più ricco, mentre il popolo
iraniano tira a campare”. “Immagino che gli ayatollah corrotti ed i
Guardiani della rivoluzione questa mattina stavano ridendo”, ha detto
ancora, riferendosi alle reazioni all’annuncio del piano della Ue. Pompeo ha
infine difeso la decisione di Donald Trump di ritirare gli Usa dall’accordo
nucleare e reimporre le sanzioni come “necessaria misura di
sicurezza”. “Continuare a fare affari con l’Iran non fa altro che
versare denaro ad un regime che lo incamera per se stesso e lo investe per fini
violenti”, ha concluso esortato gli altri Paesi a seguire l’esempio di
Washington.