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    Scoperti nuovi missili iraniani. Usa ritira personale da Iraq: minaccia "imminente"

    Gli USA hanno deciso il ritiro immediato del personale diplomatico non essenziale da Baghdad e dal Consolato degli Stati Uniti a Erbil. La decisione e’ dovuto a una minaccia “imminente” proveniente dall’Iran. A preoccupare gli Stati Uniti – ma anche Germania e Olanda, che hanno sospeso le missioni di addestramento nel Paese – e’ l’escalation degli ultimi giorni, che ha visto Riad e Washington accusare la Repubblica islamica di aver sabotato petroliere, stazioni di pompaggio e oleodotti dell’Arabia saudita e dei suoi alleati.

    A portare a questa drammatica decisione americana sarebbero state, in particolare, da una serie di immagini satellitari che hanno fotografato la presenza di missili a bordo di piccole imbarcazioni nel Golfo Persico. Le foto hanno alimentato il timore che le armi, imbarcate dai Guardiani della Rivoluzione, potessero essere usate contro navi della marina americana e contro le forze Usa dislocate in teatri dove sono attive milizie arabe sostenute da Teheran. Washington ha anche annunciato l’invio della portaerei Abraham Lincoln nel Golfo Persico.

    È inoltre trapelato – come riportato dal Washington Postche – che in una riunione alla Casa Bianca la scorsa settimana, i principali consiglieri di Donald Trump hanno discusso i possibili passi, compresa l’azione militare, di fronte alle “credibili minacce” poste dall’Iran. E tra le opzioni prese in considerazione l’invio nella regione di 60-80mila truppe, fino ad oltre 100mila nel caso dello scenario più drammatico di un attacco contro obiettivi americani.

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