Alla vigilia del Giorno della Memoria, la Sapienza
Università di Roma ha presentato le celebrazioni dell’ateneo in occasione del
27 gennaio con il convegno “L’Università di Roma e le leggi razziali del 1938”.
Per l’occasione è stata anche svelata nell’atrio dell’Aula magna del Rettorato
una targa commemorativa in riferimento “alle donne e agli uomini
dell’Università di Roma vittime dell’applicazione delle leggi razziali del
1938, della persecuzione antiebraica e dell’indifferenza di tanti”.
I lavori sono stati aperti con i saluti istituzionali del
rettore Antonella Polimeni, del presidente della Fondazione Museo della Shoah
Mario Venezia e del professore Umberto Gentiloni Silveri, ideatore del sito
internet “1938 Sapienza Leggi Razziali”, un vero e proprio database nel quale
sono presenti circa tremila documenti, custoditi all’interno dell’Archivio
storico dell’Università riguardanti l’espulsione del personale di religione
ebraica successivamente alla
promulgazione delle leggi razziali.
“Con questo progetto si vuole lasciare un segno e
raccogliere la responsabilità di quanto accaduto nel passato” ha affermato il
rettore della Sapienza Università di Roma Polimeni. “Attraverso i documenti raccolti
avremo la possibilità di analizzare e ricostruire le vicende legate alle leggi
razziali e l’allora Università di Roma” ha aggiunto.
Secondo il rettore Polimeni “l’università deve essere
responsabile non solo all’educazione dei suoi studenti, ma nel formare
cittadine e cittadini consapevoli”.
Mario Venezia, che ha sostenuto il progetto della Sapienza,
ha lanciato diversi spunti di riflessione su come sia necessario un lavoro
quotidiano nel mantenere viva la memoria. Il presidente della Fondazione Museo
della Shoah si è anche soffermato sulla partecipazione e sull’interesse dei
giovani alle iniziative che si trova spesso ad organizzare. All’ultimo incontro
con la sopravvissuta alla Shoah Edith Bruck hanno partecipato oltre 150mila
studenti e la Fondazione Museo della Shoah ha ricevuto oltre 10mila domande.
“Le nuove e le vecchie generazioni devono incontrarsi e
procedere insieme su progetti comuni, solo così rimarrà viva la memoria” ha
sottolineato Venezia.
Il professore Umberto Gentiloni Silveri, che ha concluso la
prima parte del convegno spiegando insieme al professor Augusto Cherchi il
funzionamento del sito, ha illustrato le ragioni dietro alla creazione di
questo sito internet. “Il progetto nasce dall’idea di valorizzare e indagare
sulla Sapienza e sul suo patrimonio archivistico” ha affermato Gentiloni,
evidenziando come tutto sia catalogato anche in base ai nomi di coloro che
vennero rimossi dal loro incarico nel 1938. “Tutti questi nomi sono persone,
hanno storie, vite, percorsi. All’interno di questa banca dati abbiamo voluto
raccogliere quindi anche i percorsi biografici di questi individui”. Inoltre il
professore ha anticipato la volontà di ampliare il progetto anche ai numerosi
studenti che vennero espulsi sempre a causa delle leggi razziali.
Una volta conclusa la prima parte del convegno, il Magnifico
Rettore insieme al Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, alla presidente
della Comunità Ebraica Ruth Dureghello e ai professori responsabili del
progetto, ha svelato la targa vicino all’Aula Magna del Rettorato.