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    Salvini, nemico non è Russia ma estremismo islamico

    “Non lo sapevo e non sono minimamente preoccupato. Da alcuni mesi leggo che i russi starebbero influenzando la Brexit, le elezioni americane, francesi, italiane… Secondo me, sono solo fregnacce. Noi le elezioni le vinciamo ugualmente, non abbiamo bisogno di account falsi”. Lo dice al Foglio il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a proposito del filone del Russiagate che ha svelato i troll russi a sostegno delle posizioni di Lega e M5s. “Interferenze estere – spiega Salvini – ce ne sono, a reti unificate. Basta guardare alcuni canali, pensi a Sky. Se uno osserva l’informazione del servizio radio-televisivo italiano, pubblico e privato, si rende conto di quanto essa sia sbilanciata e poco obiettiva. Non credo che pochi account falsi cambino qualcosa”. “Non scherziamo – sottolinea quindi Salvini sollecitato sul suo rapporto con la Russia -. Vengono sempre e comunque prima gli italiani. Poi, se proprio vogliamo dirla tutta, io stimo anche il governo e il modello israeliano. Ma qui siamo in Italia. E quello che stimo io sinceramente conta poco”. Alla domanda se l’Italia di Salvini sta più con gli Stati Uniti o con la Russia, il titolare del Viminale risponde:”L’Italia dovrebbe stare con chiunque intenda andare avanti e non tornare indietro”. “Facciamo parte dell’Alleanza atlantica – aggiunge – e siamo chiaramente schierati con le potenze occidentali. Nel 2018 bisogna calcolare se ci sono alleanze offensive o difensive, chi sono i nemici. Io penso che oggi il nemico non sia la Russia ma l’estremismo islamico, il fanatismo, perciò schierare carri armati e uomini ai confini con la Russia mi sembra poco produttivo. Mi piacerebbe che si tenesse anche in Italia un incontro Trump-Putin, com’è avvenuto a Helsinki”. 

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