Sono gravi le condizioni di rav Gabriel
Davidovich, rabbino capo di Argentina, derubato e picchiato ieri nella sua casa
di Buenos Aires insieme alla moglie. Davidovich è stato ricoverato con la frattura
di numerose costole e una lacerazione al polmone. Durante l’assalto – compiuto
da almeno sette persone, secondo i media – gli aggressori hanno rivendicato di
sapere che Davidovich “era il
rabbino capo degli ebrei argentini”.
Si tratta di un’azione violenta e criminale
che sta suscitando sdegno e proteste non solo nella comunità ebraica argentina,
ma anche in Israele. Il premier Benyamin Netanyahu ha condannato il crimine
sostenendo che “occorre impedire all’antisemitismo di sollevare la
testa”. “Faccio appello alla comunità internazionale – ha aggiunto – perchè
operi contro questo fenomeno”. Il ministro dell’educazione Naftali Bennett
ha detto, facendo appello alla comunità
internazionale, che “è tempo di agire. Quando basta, basta”.