È stato presentato ieri presso la sede di Via Veronese dell’Ospedale Israelitico “Mercoledì al femminile”, il primo ambulatorio dedicato interamente alla medicina di genere. «Questa iniziativa è un potenziamento del Percorso Donna, che già esiste dal 2017, incentrata su una medicina di precisione rivolta alle donne» ha detto la responsabile del progetto la Dott.ssa Bruna Coen.
Il nuovo ambulatorio, altamente specializzato nella cura delle donne, permetterà alle pazienti visite specialistiche ed un rapido inquadramento. Inoltre, grazie alla presenza di un team multidisciplinare, composto da 14 medici, che concorrono sinergicamente a prevenire, diagnosticare e curare le malattie delle donne, sarà possibile abbattere i tempi di attesa eseguendo più visite ed esami in unico giorno e nella stessa sede.
Alla conferenza di presentazione del nuovo ambulatorio femminile, già attivo da qualche giorno, hanno preso parte la Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, la vicepresidente dell’Ospedale Israelitico, Antonella Di Castro, e sono intervenute, moderate dalla giornalista Monica Di Loreto, la Dott.ssa Gabriella Ergasti, Direttore Sanitario del network Ospedale Israelitico, la Dott.ssa Bruna Coen, ginecologa e responsabile del Percorso Donna, la Dott.ssa Manuela Carrera, specialista in Dermatologia e Venereologia, e la Dott.ssa Sabrina Coen, dietista dell’Ospedale Israelitico.
«Per noi è motivo d’orgoglio l’inaugurazione del “Mercoledì al femminile”, il primo ambulatorio dedicato interamente alle donne, perché è fondamentale che alcune prescrizioni vengano effettuate sul percorso singolo, che inizia con la ginecologia fino ad arrivare alla radiologia e all’endocrinologia, dove la donna viene accolta, indirizzata e accompagnata per tutto il processo» ha affermato la vicepresidente dell’Ospedale Israelitico Di Castro.
«Abbiamo voluto creare uno spazio interamente pensato per il genere femminile, con l’intento di offrire un iter diagnostico e terapeutico intelligente» ha aggiunto la Dott.ssa Ergasti. «Questo è l’inizio di un nuovo modo di fare sanità, – ha sottolineato la Dott.ssa Carrera – dove la donna è al centro di tutto, a cui attorno ruotano un gruppo di medici che hanno la capacità e possibilità di collaborare in modo diretto, arrivando ad una diagnosi in modo veloce.»
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