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    Pontida. La bandiera di Israele al raduno leghista

    Cosa ci faceva l’altro ieri una bandiera di Israele al raduno leghista a Pontida ? Se lo chiede Fiamma Nirenstein in un articolo pubblicato oggi su Il Giornale nel quale la giornalista ricorda come ebrei italiani e sinistra siano stati “per molti decenni, ovvero dalla battaglia contro il nazifascismo e le persecuzioni, mutualmente legati, moralmente dipendenti”, un legame che non si è spezzato “anche dopo che la storia ha preso tante strade, compresa quella dello stalinismo antisemita omicida”.

    Di conseguenza, scrive Nirenstein, “gli ebrei sono sempre molto attenti ai segnali di antisemitismo di destra (e fanno bene), ma (e fanno male) non sono per niente all’erta di fronte al quotidiano, assordante, attacco antisemita che, travestito da critica a Israele, ogni giorno proviene da sinistra e dal mondo islamico in Italia”. 

    Allo stesso tempo si domanda Nirenstein “i governi di destra sono privi di elementi antisemiti? Certo che no. Ma sfido a indicare un solo Paese europeo in cui il mostro sia stata eliminato in seno alle classi dirigenti, di destra e di sinistra”. “In Europa c’è antisemitismo? Di certo. E opera della destra? No, è israelofobia antisemita di sinistra”.

    “Salvini – scrive Nirenstein – ha detto più volte di essere amico di Israele: è un fatto da apprezzare e da mettere alla prova. Sono tutti in prova, ma una buona prova, non una trappola”. “La destra – scrive in conclusione – ha i suoi odiatori di ebrei, eccome, in alcuni casi possono essere ultrà, neonazisti, violenti e pericolosi, ma i movimenti e i governi eurocritici oggi come oggi non possono essere visti come un pericolo antisemita in sé e per sé, in quanto esistenti, mentre la terribile onda di antisemitismo che spazza l’Europa, senza precedenti da dopo la guerra, ha tutt’altre origini.

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