“L’Iran è la
piu’ grande minaccia alla pace e alla sicurezza nel Medio Oriente”, è la netta
affermazione che il vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha espresso
oggi in occasione della Conferenza di Varsavia per il Medio Oriente a cui hanno
preso parte, tra gli altri, Israele e diversi Paesi del mondo arabo.
Il vice
presidente americano ha accusato la Repubblica islamica di pianificare un
“nuovo Olocausto” con le sue ambizioni regionali e Pence ha ricordato
che il regime di Teheran è il principale sponsor del terrorismo nel mondo, è contro
la libertà di parola, opprime le minoranze, tratta in modo brutale le donne, ha
fra i suoi scopi la cancellazione dello stato d’Israele. Per Pence tutti i paesi
che amano la libertà devono prendere posizione sull’Iran e fare i conti con il
regime di Teheran, a proposito del male e delle ingiustizie compiute nei
confronti della propria nazione e del mondo.
Pence ha
quindi invitato gli alleati dell’Unione Europea ad uscire dall’accordo sul
programma nucleare iraniano, minacciando ulteriori sanzioni contro Teheran.
Il vice
presidente americano ha criticato la decisione di Londra, Parigi e Berlino, che
hanno messo a punto un meccanismo per aggirare le sanzioni Usa a Teheran,
affermando che la mossa punta a “rompere” le sanzioni imposte. Ricordando
gli aiuti umanitari alla popolazione iraniana, che hanno raggiunto la spesa di
9 miliardi di dollari, il vicepresidente americano ha parlato degli Usa come
“la forza del bene” che si oppone nel Medio Oriente alla forza del
male, cioè l’Iran. “Gli Stati Uniti insieme con gli alleati useranno la
forza militare per scacciare completamente dalla terra il radicale terrorismo islamico”,
ha continuato Pence assicurando inoltre che il ritiro delle truppe americane
dalla zona, annunciato recentemente dal presidente Donald Trump, “è solo
un cambiamento di tattica e non cambiamento di missione”.